Salve,
oggi mentre in classe il prof interrogava un mio compagno il prof è uscito per una telefonata,un’altro compagno si alza dal suo posto e va verso il mio amico interrogato,inizia a insultarlo ecc, tutti gli altri della classe ridono e lui,tutto gasato continua peggio di prima; ino a quando non inizia ad andarci giù pesante: inizia a cercare di tirargli giù i pantaloni…
A quel punto non ho più mantenuto la mia calma: lo chiamo(al bullo) e gli dico:ti interessano i suoi pantaloni o quello che ha sotto?
lui si avvicina con aria presuntuosa e arrogante e mi fa: se vuoi c’è n’è anche per te.
Io gli rispondo: nono, tranquillo, non sono bambino come te.
Lui senza rispondere mi prende il borsellino e lo butta nel cestino;
incurante mi alzo e lo vado a prendere.
Lui ritorna dietro di me e mi da una piccola spinta, lancio il borsellino sul mio banco e gli do una spinta che lo ha buttato addosso alla cattedra; ciò lo ha fatto irritare molto e mi viene addosso per darmi in pugno;prontamente mi sposto e mi manca andando addosso il muro. Io ritorno al mio posto come se non è successo niente (in fondo,si è fatto male solo lui).
Il prof rientra e continua la lezione normalmente.
Alla fine dell’ora lui mi dice: ringrazia che è tornato il prof (la scusa degli sfigati bulli).
Domani andrò a scuola normalmente poiché non ho paura di lui:
siamo tutti e 2 della stessa altezza solo che lui ha un fisico un po più sviluppato, pratica calcio a livello agonistico (ha 16anni)
io invece ho fatto basket per 3anni e da 2settimane vado in palestra.
Se accenna solo a una continua di quello che ha fatto intervengo, sia dentro che fuori la scuola, non si trattano così le persone.
Soltanto che la prossima volta lo prenderò di sorpresa, in questo modo dovrei avere un vantaggio.
Ho pensato di parlarne col preside/professori, ma credo che se si prende una lezione in pubblico lo farà stare molto male (psicologicamente) rispetto a un semplice rimprovero che non conclude nulla (il lupo perde il pelo ma non il vizio).
In realtà ho scritto questo messaggio più che altro come sfogo, ora mi sento meglio 🙂
Saluti
,
Caro Nome,
è molto nobile ciò che hai fatto; intervenire in favore di un amico in difficoltà solo per difenderlo ti fa onore, questo è un gesto di grande coraggio.
Ci colpisce molto il ruolo dei tuoi compagni, che, invece di venire in tuo aiuto, anche solo con la disapprovazione, si sono messi a ridere in coro, anche se è un atteggiamento tipico.
Questo passaggio ci sembra importante; in una dinamica di classe, se c’è un bullo, esiste sempre una vittima e una corte di gente che sta lì a guardare,a ridere o, nella peggiore delle ipotesi, a esortare. Di solito, perché qualcosa cambi, è necessario che una delle pedine rompi questo meccanismo. Non sappiamo se è la prima volta che questo ragazzo fa il prepotente e se è la prima volta che qualcuno interviene ad interrompere il suo comportamento, fatto sta che con la tua mossa sei andato a intaccare il suo potere alla base.
E’ importante capire la psicologia del bullo: generalmente è un ragazzo insicuro, con un’autostima bassa, che ha bisogno di agire in gruppo per sentirsi forte, che non conosce strade alternative alla violenza per comunicare. Te lo dimostra il fatto che, il bullo in questione, abbia agito quando il professore è uscito (da codardo!) e abbia smesso quando è tornato.
A questo punto non conta chi è più forte fisicamente, ma ciò che è accaduto agli occhi di tutti.
Tu hai avuto la forza di contrastare un comportamento che reputi bieco, l’hai fatto contro tutto e tutti e senza paura di ciò che potesse succedere. Noi siamo convinti che domani non accadrà nulla, ma se dovesse succedere qualcosa, ti consigliamo di fare muro insieme al resto della classe (cerca di capire se qualcuno ti appoggia!), e parlarne con i professori, farsi giustizia da soli e con la violenza non è mai la soluzione più adatta.
Facci sapere come vanno le cose!
Un caro saluto!,Nome, 15 anni,23-10-2012,Relazioni di amicizia,bullismo