Buongiorno.
Ultimamente non so più cosa fare ed ogni cosa ha perso valore. Ho iniziato a frequentare una psicologa negli ultimi mesi per focalizzare un mio problema d’ansia piuttosto esteso, ma questo non sta portando ad alcun successo.
Questi ultimi sei mesi sono stati per me una vera tortura, tra le ansie della scuola e le pretese dei miei genitori, non riuscivo e non riesco tutt’ora di essere soddisfatta di un qualsiasi mio risultato e sono sempre delusa da me stessa; negli ultimi periodi, per ogni minima cosa sbagliata, viene fuori una voce che mi ripete “mi odio” fino allo sfinimento. Ho perso ogni passione in tutto ciò che mi piaceva fare e ho iniziato a procrastinare, non mi importa più di nulla e trovo tutti grigio e monotono. Ma nonostante quest’apatia, l’ansia e gli attacchi di panico non sono andati via e quando ne parlo con la psicologa lei non lo considera un problema e sposta l’argomento su altro. Ho tentato di risollevarmi pensando ad altro, ma ultimamente i miei genitori sono una fonte di ansia insostenibile sia dal punto di vista scolastico e vita privata, e pensano che sia io il problema. Sono ormai mesi che va avanti così e non so più cosa fare…
Anonima, 16 anni
Cara Anonima,
dal tuo racconto si percepisce la fatica e la sofferenza provata negli ultimi mesi.
Per farti sentire meno sola vorremmo che tu sapessi quanto spesso, soprattutto alla tua età, capita a molti tuoi coetanei di avere degli alti e bassi e dei periodi in cui si vede tutto grigio o peggio nero.
Sei giovanissima e l’età che stai attraversando ti richiede di cambiare molte cose, arrivano pensieri ed emozioni che da bambini erano sconosciute e, bisogna cercare una nuova identità e tutto questo spesso può essere complicato e spaventare e può portare a vissuti di tristezza, ansia o angoscia.
Sei stata molto brava a chiedere aiuto ad una psicologa, ci scrivi che per ora non ti sembra di aiuto ma devi considerare che ci vai da pochi mesi, e quando si inizia un percorso psicologico c’è bisogno di un certo tempo prima che le cose inizino davvero a cambiare. Perciò datti del tempo e poi ne trarrai delle conclusioni. Nel frattempo ti consigliamo di riferire alla psicologa queste tue perplessità perché possono essere un’occasione per indirizzare meglio il vostro lavoro insieme. Dovrai capire quale sia il nucleo sottostante che genera in te questa forte ansia e gli attacchi di panico, divenire consapevole delle motivazioni sicuramente ti aiuterà. Quindi continua il tuo percorso e poi in questo periodo visto che ti senti così fragile potresti cercare di essere meno severa con te stessa; concediti questa “apatia” momentanea, prova a crearti meno aspettative nello studio e riparti da piccole cose, dalle materie che preferisci. Non pensare al risultato ma riscopri anche il piacere di ciò che fai.
E poi potresti parlarne con i tuoi, spiegargli come ti senti e chiedergli di farti meno pressione, potresti chiedere l’aiuto della psicologa per parlare con loro.
I periodi grigi passano, devi continuare a lavorare su di te e a credere in te.
Un caro saluto!