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Mi sento inadeguata e diversa da altri della mia età…

Tempo fa vi avevo scritto per dirvi come spesso le situazioni “nuove” mi creino ansia e mi facciamo sentire non all’altezza. Il fatto di avere 25 anni e non aver mai lavorato, ma studiato e basta mi fa sempre un passo indietro rispetto agli altri, in un lavoro nuovo il non saper fare qualcosa so già che mi renderebbe ansiosa e impacciata…vorrei tanto non fosse così. Non avendo mai lavorato non so neanche come funzioni il mondo del lavoro, mi chiedo se sono l’unica ad essere in questa situazione o se a 25 anni dovrei sapere come funziona il tutto. Ad esempio dovrei essere iscritta come “disoccupata” al centro per l’impiego? E se così non fosse non potrei svolgere alcun lavoro? Che io ricordi non mi sono mai iscritta come disoccupata, ma se ad esempio volessi fare un semplicissimo lavoro prima di essere assunta il datore di lavoro deve accertarsi che io sia disoccupata e devi portargli una carta? Purtroppo non so nulla. A volte mi agito al pensiero che, iniziando a lavorare, mi chiedano dei documenti di cui io non so nulla e non saprei come rispondere in quei casi, risultando ignorante. Nella vita quotidiana sento tanti termini e io non so nemmeno cosa siano, proprio perché non ho mai lavorato. È normale o sono l’unica ad essere così? Mi sento inadeguata e diversa da altri della mia età. Penso di aver studiato inutilmente e pensare di voler fare ora, anche per provare, un normalissimo lavoro mi fa pensare ancora di più di aver studiato per nulla, scegliendo una facoltà umanistica che probabilmente non mi garantirà nulla…

Anonima


Cara Anonima,
porti una riflessione importante, di come siamo spesso iperformati eppure ci sfugge un senso di concretezza e praticità. Abbiamo le info a portata di mani, con internet siamo connessi in tutto il mondo ma a volte c’è una grande confusione e si fatica anche a stare in relazione. 
Non devi sentirti sbagliata, ma accogliere questo tuo bisogno e provare a trovare le indicazioni che ti servono. Le tue riflessioni ti portano a confrontarti con la dimensione della responsabilità, dell’operatività.
Ci sono dei centri Caf dove potrai chiedere delle informazioni tecniche e più dettagliate. Non necessariamente è obbligatorio essere iscritti al collocamento, molti lavori necessito del curriculum oppure sono correlati alla tipologia di contratto proposto (lavoro occasionale, partita iva, apprendistato, etc..).
Ci si iscrive al collocamento in quanto si registra il tuo profilo che potrebbe essere ripescato qualora sia necessaria quella figura.
Il riconoscimento dello stato di disoccupazione nel collocamento ordinario avviene a seguito della Dichiarazione di Immediata Disponibilità (DID) al lavoro. La DID deve essere effettuata online. Possono presentare la DID le persone che sono prive di impiego e i lavoratori dipendenti che hanno ricevuto la comunicazione di licenziamento, già durante il periodo di preavviso. Non deve presentare la DID sul portale Anpal chi beneficia di una prestazione di sostegno al reddito, perché la presentazione all’Inps di una domanda di Naspi, di Dis-coll o di indennità di mobilità equivale ad aver reso la DID.
L’utente dovrà successivamente recarsi presso il Centro Per l’Impiego (CIP) per la convalida della DID e la sottoscrizione del Patto di Servizio, entro i termini di legge.
Non sentirti indietro, informarti è un tuo diritto e bisogna cominciare da qualcosa. I tuoi studi umanistici seguivano le tue inclinazioni, sono la base per costruire il tuo futuro, che può essere affiancato da strumenti più concreti e burocratici. Puoi confrontarti in famiglia, chiedere ad amici, recarti presso un CAF della tua zona che saprà darti delle indicazioni più precise rispetto ai tuoi bisogni.
Speriamo di essere stati di aiuto.
Un caro saluto!