Buongiorno esperti,
Sto attraversando un periodo un po’ difficile, in cui mi sento persa, demotivata e con l’umore a terra. Pochi mesi fa il mio compagno ha subìto una perdita in famiglia e questa ha scosso anche me, tant’è che non c’è giorno in cui non ho paura che capiti anche a me; sono stressata a causa dell’università e da un mese a questa parte non riesco a studiare, dopo essermi stremata per la sessione. Ho sofferto di depressione e dca in passato e anche se ora ne sono uscita ho paura che questo stato di infelicità e insoddisfazione in cui mi trovo possano dipendere da una mia predisposizione e dalla pillola che assumo da 9 mesi (dopo un periodo altrettanto lungo con un’altra). Il mio compagno nota questo mio malessere e ho paura che si stanchi di me per questo, visto che in questo periodo dovrei essere io la più forte, e questo mi crea ulteriore ansia per non riuscire a soddisfare le sue aspettative e per il fatto che in questo mio stato persino i sentimenti sono appannati. Tuttavia sono certa che non vorrei altra persona che lui, in questo momento sono io ad avere problemi e lui non c’entra, ma non so come uscire da questo stato di infelicità e di apatia che mi sta accompagnando in ogni minuto.
Grazie se saprete aiutarmi e per l’attenzione che mi presterete.
Roberta, 24 anni
Cara Roberta,
grazie per aver condiviso con noi una parte di te così profonda, non deve essere stato per nulla facile. Chiedere aiuto è proprio il primo passo che permette di smuovere grandi risorse interne. Le nostre riflessione forse ti aiuteranno a sentirti ascoltata ma il fatto che abbia messo fuori le tue emozioni siamo sicuri che sia un punto fondamentale per non sprofondare nelle sabbie mobili stagnanti.
A volte ci vuole un atto di coraggio per cambiare prospettiva.
La morte è un evento brutale che non solo attiva il dolore e il vuoto della perdita di quella persona cara ma stravolge proprio la percezione del Sè e della nostra esistenza. É come un terremoto che mette in discussione le nostre certezze, che ristabilisce delle priorità, che apre riflessioni profonde, che fa emergere tutti questi aspetti che solitamente teniamo più nascosti perchè sono ci risultano più spaventosi.
Ogni volta che si apre una ferita c’è qualcosa che riesce dalle profondità del nostro animo, e da quello che ci hai raccontato tu hai combattuto con grandi mostri. Non sarà stato facile, ma ti sei rialzata e hai ritrovato un tuo equilibrio.
Non siamo sempre eroi invincibili, anche gli equilibri più stabili a volte si rompono per trovare nuove forme. E forse questo è il momento di fermarti, di ascoltare le tue paure, di incanalare nuove energie, di darti il tempo di metabolizzare il lutto, il senso della perdita, della precarietà. Non ci sono modi giusti per affrontare un dolore, a volte bisogno solo stare dentro quella situazione. Spesso si commette l’errore di chiedere troppo a se stessi. Ricalibra le tue energie, i tuoi vissuti e se ne senti il bisogno magari potresti ricontattare la Psicoterapeuta che ti ha seguito in precedenza. A volte basta anche solo una chiacchiera per vedere le cose in una prospettiva diversa. Non sarebbe un passo indietro ma proprio un passo verso te stessa perchè ti permetterebbe di affrontare il dolore su un terreno più stabile e di dare alla coppia quello spazio di sostegno reciproco libero da ogni proiezione sbagliata.
Speriamo di essere stati di aiuto e torna a scrivere se vuoi.
Un caro saluto!