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Se piaci a una persona tu tendi a chiuderti a riccio, sembra quasi che ti dia fastidio, cavolo è una cosa bella!…

Cari esperti,
Ho fatto un casino e ho bisogno forse per la prima volta del suo famoso équipe degli esperti.
Fino a ieri sera la mia vita andava veloce come un treno, così veloce che avevo la sensazione che se mi fossi fermata anche un solo attimo a riprendere fiato, avrei perso l’attimo e sarei stata schiacciata dagli avvenimenti. Mi sveglio o alle quattro e mezza o alle cinque e mezza del mattino per finire di studiare, alle sette meno cinque esco di casa e via a scuola fino all’ora di pranzo, mangio di corsa e mi concedo mentre pranzo un po’ di televisione, alle tre e mezza si inizia a studiare e si finisce alle nove, alle dieci a letto e poi ricomincia tutto d’accapo. Non è routine è una vita di corsa con l’ansia di non godermi l’estate prossima e la voglia che sia sabato sera. Ieri era sabato sera ed è successo un casino. Tutto il gruppetto si è visto come sempre al solito pub, al solito tavolo con la solita gente. Durante la settimana sapere che almeno una sera posso concedermi un respiro di sollievo è altamente rassicurante. Dov’è Matteo, ho chiesto. Poi gli ho chiesto qualcos’altro che non mi ricordo bene, forse che cosa avesse o perché ci aveva detto che non sarebbe venuto. Perché sono arrabbiato con te. Perché? Perché ti ho detto che sono innamorato di te e tu non mi caghi. L’ha buttata lì come fa sempre, senza dargli importanza e con una leggerezza che non puoi non pensare chi stia scerzando. Poi Silvia, che avrebbe potuto farsi un etto di cavoli suoi ha detto: perché sei brutto. Matteo non mi ha nemmeno guardato per vedere se io la pensassi così, ha preso e se ne è andato. Quando sono tornata a casa gli ho mandato un messaggio: Sei arrabbiato davvero o era per gioco? E per che cosa lo saresti? Ne parliamo domani. No dimmelo ora, tu lanci il sasso e ritiri la mano. Poi dato che era tardi e non mi rispondeva sono andata a letto e solo stamattina ho guardato il telefono. Lo sai benissimo, tu mi piaci (o meglio mi piacevi) mi hai preso praticamente in giro. Non mi andava di dirtelo cosi ma pensavo l’avessi capito, quindi scialla, me ne farò una ragione, non è la fine del mondo. Pensavo che tu mi stessi prendendo in giro, non avevo capito niente. Ho scritto io. Questa è una mezza verità, avevo dei dubbi e non ero per niente certa. Dura la vita, eh? Mi ha risposto. Sei un idiota. Ho detto io. No, ma continua pure eh? Non ti preoccupare… Hai fatto tutto da solo, io non ho avuto voce in capitolo, ieri sera sei arrivato e hai fatto una casino. Ho fatto un casino? Il problema non è ieri. Ieri quello ch tu chiami casino era voluto o meglio era semplicemente evitare di vederti, perché, sai, non fa piacere. Il problema sta nelle ultime volte che ci siamo visti, nel tuo “non capire”. E poi ovviamente non sapevo che tu non avessi capito perché una certa persona non ha voluto farsi i cavoli suoi e mi ha detto che tu le avevi detto che con me non ci saresti mai stata, se questa persona si fosse fatta i cavoli suoi ieri sarei venuto da voi. È venuto lo stesso e se mi avesse davvero voluto evitare non si sarebbe presentato davanti al solito pub. Allora io ho scritto: Quindi tu sei arrabbiato con me perché quando mi chiedevi di sposarti la prendevo sul ridere e perché invece di chiedere a me hai chiesto a Silvia? Che in più non mi aveva detto nulla sulle vostre discussioni su di me fino a ieri notte. Ora si che ha senso. Io non sono arrabbiato. E cosa sei? Contento? Indifferente. Perché dovrei essere arrabbiato? So che sei fatta così, che aspetti il principe azzurro e sei ingenua da morire, come è giusto che sia. E poi io a Silvia non ho chiesto assolutamente nulla. E allora con chi diamine hai parlato? E io non sto aspettando proprio nessuno. Sì, la persona è Silvia, ma io non le ho chiesto niente, stavamo parlando di te e mi ha chiesto quella cosa, che tra l’altro non ho ancora capito se l’hai effettivamente detta (quale cosa?) . No, in effetti non stai aspettando nessuno, ma se piaci a una persona tu tendi a chiuderti a riccio, sembra quasi che ti dia fastidio, cavolo è una cosa bella! È l’unica spiegazione che riesco a darmi per il fatto che da quando ti conosco non ti ho mai vista con nessun ragazzo, e per una ragazza come te non è normale. Colpita e affondata.
Le chiedo di domandare ad uno psicologo che razza di problema ho. Perché Matteo ha ragione, io faccio esattamente così.
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Cara Anonima,
noi siamo un équipe di psicologi, quindi possiamo risponderti direttamente. La storia che racconti sembra la classica situazione in cui tu e il tuo amico non siete riusciti a comunicare in maniera efficace. Ci sono una serie di non detti che hanno creato rancori e asti… tutto ciò non sarebbe accaduto se entrambi foste stati più autentici nel parlare dei vostri sentimenti reciproci. Anche se è difficile dire cose spiacevoli a una persona a cui si è legati, bisogna trovare le parole giuste ma cercare di essere chiari in modo da non dare adito a fantasie di qualsiasi tipo.
Detto questo, è difficile dare una spiegazione al tuo comportamento di chiusura di fronte a una manifestazione di interesse da parte di un ragazzo. Bisognerebbe conoscere meglio la tua storia per darti una mano: in fondo ci hai sempre parlato della tua sofferenza ma non delle cause. E’ possibile che nella tua storia personale ci siano degli avvenimenti o vissuti che ti hanno portato a chiuderti di fronte alla dimensione affettiva: iniziare una relazione significa in fondo credere nell’altro, nell’interesse che dimostra e di conseguenza fidarsi di quella persona significa esporsi e diventare vulnerabile. In certi casi ne vale veramente la pena ma tu se disposta a rischiare?
Ti facciamo un grosso in bocca al lupo per tutto.
Un caro saluto!
,Anonima,14-11-2013,Relazioni di coppia