“Sappiamo tutti che c’è una gravissima carenza degli insegnanti di sostegno che sottrae a questi ragazzi il diritto primitivo e fondamentale all’istruzione. I bambini con disturbi dello spettro autistico sono uguali agli altri, semmai con qualche bisogno in più e non si è tenuto conto del bilanciamento tra diritto alla salute e diritto all’istruzione. Questo è il vulnus più grave del governo e dell’anno scolastico, perché ai ragazzi si stanno sottraendo anni che sono oro”. Lo dichiara Paola Binetti, senatrice Udc e neuropsichiatra infantile, introducendo il suo intervento sull’autismo e l’inclusione scolastica nel corso della prima giornata precongressuale dell’Istituto di Ortofonologia (IdO) dal titolo ‘Dall’infanzia all’adolescenza’.
Attualmente in Italia, secondo i dati del ministero dell’Istruzione, 369.048 classi delle scuole statali accolgono 7.507.484 studenti, di cui 268.671 con disabilità. I posti comuni del personale docente sono complessivamente 683.975 e a questi vanno aggiunti 152.521 posti di sostegno che comprendono 51.351 posti di sostegno in deroga.
“Si è sentito dire molte volte- prosegue la senatrice- anche dalla ministra Azzolina, che la scuola non è solo didattica ma relazione e socializzazione, e ai bambini con tali disturbi si sottraggono tutte queste cose”.
Esiste una legge sull’autismo che “mette l’istruzione, la formazione e la relazione tra i bisogni stessi di salute. Se c’è una categoria di ragazzi, per i quali la distinzione tra il bisogno all’istruzione e il bisogno alla salute costituisce un crinale sottilissimo, è quella con il disturbo dello spettro autistico. L’istruzione, che comprende anche relazione e socializzazione, è per questi bambini salute vera”.
Nell’ultima legge di bilancio sono stati messi 1,2 miliardi a regime per assumere 25mila docenti in più, soprattutto insegnanti di sostegno, dei quali c’è una preoccupante carenza. L’anno scolastico 2020-2021 “è cominciato veramente in salita- puntualizza la senatrice- per tutti i ragazzi che presentano una disabilità di qualunque tipo. Attualmente la situazione delle scuole in Italia è confusa e in parte caotica. Tutto questo è comprensibile rispetto al momento che stiamo vivendo, ma non è accettabile il fatto che, in tutti questi mesi di preparazione all’apertura dell’anno scolastico, non abbiano tenuto sufficientemente in conto le esigenze che presentano tutti i ragazzi con disabilità e nello specifico- conclude Paola Binetti- quelli che rientrano nello spettro autistico”.