Salve ho diciotto anni e volevo sapere se potessi ricevere un minimo di aiuto? Non so come affrontare questa quarantena, faccio quotidianamente uso di stupefacenti e ora che ho finito tutto, ho perso ogni controllo su me stessa.
Quando sono a casa mia devo per forza annullarmi, (non vado per niente d’accordo con i miei genitori e non voglio causare più problemi essendo “me stessa” causerei litigate inutili che mi fanno venire solo più voglia di autodistruggermi. Non so come annullarmi ora che non ho più niente, è da ieri che continuo a tremare, è come se stessi vivendo un attacco di panico perpetuo e continuo a pensare a come trovare un po’ di Diazepam o una qualsiasi benzodiazepina o droga che mi sedi e mi tolga questa nausea e dolore atroce. (Cosa completamente infattibile ora che la mia ricetta bianca per il Valium è scaduta e ogni tipo di mercato “illegale” è fermo, onestamente sono davvero spaventata di rimanere sobria per più di 24h)
Ho paura di non riuscire a sopportare questa situazione di sobrietà, so già che mi distruggerà e non so davvero come reagire o come alleviare questi sintomi.
Volevo parlare con la mia Psicologa ma ora che mio padre è un cassa integrazione non possiamo permetterci 70 euro a seduta. Quindi non posso nemmeno scrivere a lei (fino a inizio marzo facevo delle sedute una/due volte a settimana) e non sapevo a chi scrivere e pensavo che potevo avere un minimo di supporto psicologico da voi, se non è un problema.
Grazie
Anonima, 18 anni
Cara Anonima,
comprendiamo il dolore che provi nella situazione che stai vivendo durante questa quarantena, che sta portando te, come tutti noi, a dover rinunciare alle abituali routine quotidiane che ci appartengono. L’argomento che ci poni è alquanto delicato e ci chiede di fare i conti con aspetti molto più profondi rispetto al semplice utilizzo di sostanze stupefacenti.
Da quello che scrivi sembra che la droga sia stata per te in passato un punto di riferimento e che l’attuale impossibilità di procurarla in questo momento attivi in te profondi stati di angoscia interiore, che sembrano manifestarsi attraverso i continui tremori di cui ci parli. Può essere opportuno pertanto riflettere su cosa c’è dietro il bisogno di ricorrere all’utilizzo di questo tipo di sostanze. Più volte hai citato la tua voglia di “annullarti” per non creare problemi “da sobria” ai tuoi genitori, come se l’essere te stessa sia la causa dei vostri litigi.
Cosa pensi di te stessa nei momenti in cui sei sobria?…
Tornando al tema dei litigi in casa è probabile che, più che dipendere dal tuo essere “te stessa”, nascondano una profonda preoccupazione nei tuoi confronti, da parte dei tuoi genitori. Forse potrebbe aiutarti provare a creare un canale di comunicazione più autentico con loro, in modo da sentirti meno sola e allo stesso tempo aiutarli ad avere un’idea più chiara del malessere che stai vivendo.
Racconti inoltre di aver seguito un percorso terapeutico fino ad inizio marzo, che poi hai dovuto interrompere per via di alcune difficoltà economiche. Questo potrebbe aver ampliato il senso di solitudine che già probabilmente avvertivi in passato per l’assenza di comunicazione con i tuoi genitori. Pertanto potrebbe essere utile, tenendo conto del profondo malessere che senti, provare a chiedere alla tua psicologa la possibilità di avere un contatto telefonico con lei, o di scriverle quando ne senti il bisogno potrebbe farti sentire più sostenuta in questa fase così delicata.
Speriamo di esserti stati d’aiuto.
Torna a scriverci quando vuoi.
Un caro Saluto!