A presentare l’iniziativa è Magda Di Renzo, psicoterapeuta responsabile delle terapie dell’IdO e di questo progetto, a colloquio con lo storico dell’arte Francesco Boni.
In occasione della XIII Giornata nazionale sulla disabilità intellettiva e i disturbi del neurosviluppo, e per celebrare insieme il mese di consapevolezza dell’autismo, l’Istituto di Ortofonologia ha deciso di promuovere la mostra virtuale ‘Prospettive d’arte’.
Il bisogno di isolamento, legato all’emergenza Covid-19, ha reso necessaria una nuova modalità di supporto a distanza. Con questa mostra, allora, l’IdO mette al centro la bellezza contenuta nei tanti disegni e nelle differenti opere di bambini, ragazzi e giovani adulti affetti da disturbi dello spettro autistico, disabilità intellettiva e condizioni di tipo psichiatrico/psicopatologico.
La mostra rimarrà sul sito come work in progress, in modo da inserire nel tempo tutte le ulteriori produzioni artistiche che le famiglie avranno il piacere di condividere. È dunque una mostra dinamica, aperta non solo per le visite ma per la creazione di ulteriori sezioni virtuali. Il nostro intento è di diffondere una cultura della disabilità basata sui diritti umani, sul diritto al gioco dei bambini e sull’espressione creativa e personale di ciascun soggetto.
A presentare l’iniziativa è Magda Di Renzo, psicoterapeuta responsabile delle terapie dell’IdO e di questo progetto, a colloquio con lo storico dell’arte Francesco Boni.
Apriamo questo percorso artistico con gallerie differenti, grazie alla collaborazione che l’IdO ha con il laboratorio artistico romano Ultrablù, che fa dialogare i giovani con l’arte outsider, quella prodotta da chi vive un disagio psichico; con l’associazione siciliana ‘l’Oasi di Torretta Onlus‘, che da tempo promuove le produzioni artistiche dei giovani con difficoltà nell’area neuropsichica; con il Centro Municipale Sao Goncalo, che a Rio de Janeiro segue 200 bambini con autismo; e, infine, con la Casa das Palmeiras, uno spazio fondato nel 1956 dalla psicoanalista Nise Da Silveira a Rio de Janeiro e aperto ai pazienti provenienti dagli ospedali psichiatrici per lavorare attraverso l’espressione artistica.
Dê Lìrios, un gioco di parole che in portoghese vuol dire ‘donare un fiore’. E’ questo l’evocativo titolo della presentazione curata da Jean Pierre Muller Hargreaves, psichiatra e presidente della Casa das Palmeiras di Rio de Janeiro, in cui sono raccolti i disegni dei pazienti che negli anni sono passati per la struttura
Il video è stato tradotto in italiano da Magda Di Renzo, responsabile del servizio Terapie dell’Istituto di Ortofonologia (IdO) e dalla psicoterapeuta Monica Nicola, collaboratrice di Jean Pierre Muller Hargreaves e referente del progetto Tartaruga dell’IdO in Brasile.