fbpx
Aut.Decr.Reg.Lazio - Accreditato con il S.S.N (Servizio Sanitario Nazionale) - Associato F.O.A.I. (Federazione degli organismi per l’assistenza delle persone disabili)
UNI EN ISO 9001 EA 38

Non voglio più vivere quest’incubo, gli amici mi hanno consigliato di lottare per uscire dall’incubo che vivo…

Caro sportello,
per cominciare vorrei ringraziarvi per tutti i consigli che mi avete dato quando avevo un problema. Mi avete sempre dato i consigli migliori ed è per questo che adesso sono qui a scrivervi. Come tutti ho un grande probllema, forse il più grande della mia vita.
Io ho 17 anni, fra 3 mesi ne compio 18. Vi racconto la mia storia perchè solo così potete capire il mio problema. Io sono stata la pecora nera della famiglia, se facevo qualcosa di sbagliato mi picchiavano, mi dicevano parolacce… Se faceva qualcosa mio fratello dicevano che è un bambino… Lui è più grande di me di 7 anni e visto che è stato il primo nipote, il primo bambino,è sempre stato il più coccolato, il più capito. Io ho avuto un infanzia molto brutta con due genitori che mi picchiavano, che mi odiavano… Mi ricordo che quando hanno scoperto che ho il ragazzo non mi hanno fatto più uscire e mi hanno picchiata. Per me la mia vita non valeva niente fino a l’anno scorso quando alla fine di novembre, stando su facebook e aggiungendo amici di amici, ho aggiunto anche lui ( anche se non lo conoscevo ),si chiamava emiliano,avevo cominciato a parlarci e quando lo vedevo sulla webcam ( visto che era un pò bruttino, capelli stile emo, vestiti larghi ecc.) mi faceva un pò paura, pensavo che era uno di quei ragazzi emo che non vede l’ora di morire, e visto che non era bellissimo non pensavo di mettermi mai con lui, ma parlando al telefono era un’altra persona, rideva sempre, era allegro e mi faceva ridere anche a me e dopo un paio di giorni ci siamo incontrati, lui non era così brutto, anzi era carino, mi faceva ridere e forse è questo il motivo per cui alla fine della serata ho risposto al suo bacio, ero felice, ma quando ho fatto vedere le sue foto alle mie amiche hanno cominciato a dirmi che è brutto, che lo dovevo lasciare e così sono sparita, senza dirgli niente, senza una parola, sono sparita nel nulla.
Il 6 gennaio era il mio onomastico e vedo la chiamata di un numero che non conoscevo e così la sera l’ho chiamata, era lui… abbiamo cominciato a parlare, ore e ore e mi chiedeva sempre se volevo rimettermi con lui, io non volevo perchè pensavo a quel che dicevano le mie amiche, ma dopo un pò ho pensato che chi è davvero amica mi accetta anche se ho un brutto ragazzo (che per me era anche carino). Così il 6 febbraio ci siamo rincontrati, lui non abitava più dove abitava prima (a 2 stazioni di treno da casa mia) ma aveva traslocato dall’altra parte di Roma e per incontrarci ci mettevo un’oretta… Mi ricordo quel giorno come se fosse ieri… Io ero arrivata prima e l’ho aspettato lì, anche se faceva un pò freddo, ero felice di incontrarlo. Dopo una giornata insieme, ero felicissima, sentivo quelle farfalle nello stomaco, che non avevo sentito prima di allora, c’era quell’emozione prima di vederlo, era un sentimento mai provato, era amore, vero amore. Ci vedevamo quasi tutti i giorni e un giorno stavamo nella fermata dell’autobus ed è passato mio fratello con la macchina e così gli ho detto di nascondersi e dopo lui ha cominciato a dire che non vuole nascondersi, che io devo dire ai miei di noi due, della storia che stavamo vivendo e così l’ho portato a cena a casa mia, e quando l’ho accompagnato alla stazione e sono ritornata a casa i miei mi hanno detto che era troppo brutto per me, che io ero bella, non erano d’accordo e dopo hanno cominciato a non farmi più uscire e quando hanno scoperto che io avevo dormito una sera da lui (sapevano che ero da un’amica) hanno cominciato a picchiarmi, a dirmi di tutto e di più a dirmi che sono una puttana eccetera… Io l’ho frequentato lo stesso, senza che loro lo sapevano e dopo un pò quando l’hanno scoperto che io ancora lo frequentavo mi hanno rotto un piede per non incontrarlo, lui non era un ragazzo ricco come noi, lui era diverso e per questo abbiamo deciso di scappare insieme e così i miei mi hanno chiusa in casa mi hanno picchiata e mi hanno detto che se mi incontravo ancora con lui mettevano persone per ucciderlo, e so ke sarebbero capaci e così l’ho lasciato. Mi sono messa con un’altro per dimenticarlo ma non ci sono riuscita, lui pure c’ha provato ma nessuno dei due è riuscito a dimenticare, i miei comunque si comportavano meglio, forse perchè gli ho minacciati che a 18 anni vado a vivere da sola, ma anche così quando facevo qualche sbaglio non perdevano occasione per picchiarmi, sia mia madre, mio padre che mio fratello. L’unico che mi aiutava era un zio che mi aveva detto che se Emiliano è davvero la mia anima gemella lui mi avrebbe aiutato a incontrarmi con lui eccetera, i miei avevano visto che mio zio era dalla mia parte e così hanno trovato un motivo per litigare con lui, adesso non lo vedo più ma sono sicura che se chiedo il suo aiuto, non ci penserebbe troppo e mi aiuterebbe. E poi ci sono i genitori di Emiliano che erano d’accordo con la nostra relazione perchè ero riuscita a fare quello che non era riuscito a nessuna ragazza :  cambiarlo ! Dal cattivo ragazzo, che faceva quel che voleva, che non gli fregava di nessuno era diventato responsabile, buono, dolce… Io mi ero affezionata tanto alla sua famiglia, ero diventata come una figlia per loro,e sappiamo che per qualunque cosa loro ci aiuterebbero. Un mese fa ho parlato con Emiliano, eravamo amici, lui era fidanzato e vedendo quei suoi stati d’amore per un altra, l’ho bloccato, senza pensarci. La settimana scorsa trovo un messaggio dalla sua migliore amica : Emiliano è in coma, se ti interessa, parla con suo cugino, solo lui ti potrebbe dare più dettagli. Ero disperata, era più morto che vivo, ho chiamato tutti i suoi amici ma nessuno sapeva, nessuno mi voleva dire dov’era ricoverato… Ho parlato con suo cugino, mi ha chiesto (come tutti gli altri) perchè lo cercassi se non sto più con lui e la risposta l’ho data subito, senza neanche pensarci : LO AMO ! Dopo una settimana lui è uscito dall’ospedale, suo cugino gli ha detto che l’ho cercato, che ero disperata, che abbiamo parlato e che gli ho detto che lo amo, che non l’ho dimenticato… Lui è entrato su messenger 2 giorni fa, abbiamo cominciato a parlare e mi ha detto che non mi ha dimenticata, che sono la ragazza che ha amato e amerà tutta la sua vita, che farebbe di tutto per rimetterci insieme, ma cosa? Se i problemi sono sempre gli stessi… i miei genitori. Non stiamo insieme, ma ci chiamiamo alcune volte amore, ci mandiamo i bacetti, e ci ricordiamo dei bei momenti vissuti insieme, i momenti quando eravamo felici e ci scende una lacrima… non è facile per nessuno dei due essere solo amici, lui è stato il primo ragazzo cun cui ho fatto amore, io lo amo, ma ci sono di mezzo i miei e anche se loro sono stati così cattivi con me, so che in fondo ai loro cuori mi vogliono bene… Cosa potrei fare? Scappare con il ragazzo che amo, la mia anima gemella, o restare con i miei genitori, le persone che odio ma nello stesso tempo a cui voglio bene? Ho paura che se scappo e ci trovano potrebbe fare qualcosa a Emiliano, noi ci amiamo veramente, lui è la mia anima gemella ed io la sua. Non possiamo essere amici, ma non possiamo neanche stare lontano uno dall’altro! Aiutatemi, vi prego, cosa potrei fare? Non posso parlare con i miei perchè solo a sentire il nome : Emiliano, cominciano ad urlare, a domandarmi se lo sento ancora, a picchiarmi… Non voglio più vivere quest’incubo, gli amici mi hanno consigliato di lottare insieme ad Emiliano per uscire dall’incubo che vivo con i miei genitori… Ci vorremmo rimettere insieme ma abbiamo paura di quello che potrebbe succedere… Ci amiamo… Cosa potremmo fare? Aiutatemi….
Grazie in anticipo!,

Cara Animima,
abbiamo letto la tua storia con vero trasporto. Ti siamo vicini per quanto ci è possibile perchè pensiamo che nessuno, ma soprattutto una ragazza giovane come te, dovrebbe soffrire così tanto. Ci piacerebbe poterti dire che tutto andrà per il meglio e che come nelle fiabe alla fine ci sarà il famoso "… e vissero felici e contenti". Ma nella vita reale è un pò più complesso di così: se si vuole ottenere qualcosa e lo si vuole veramente, è necessario combattere per ottenerlo. Certo, da ciò che dici, i tuoi genitori sono un osso duro e tu ed Emiliano siete così giovani! Ma dalla tua parte hai diverse risorse che nel tempo potrai utilizzare: i tuoi genitori e tuo fratello, anche se sono stati duri con te ti vogliono bene, è ciò che dici e noi siamo convinti che con la tua maturità e la tua sensibilità riuscirai a fargli capire che sei cresciuta, che non sei più la bimba di un tempo che aveva bisogno di essere guidata in ogni cosa, che sei matura e responsabile. E’ importante che tu ricostruisca un rapporto più adulto con la tua famiglia: dimostrargli quanto vali e quanto tu sia capace di prendere decisioni da sola. In altre parole, ci sembra importante che tu non cerchi nell’immediato di far accettare a tutti i costi Emiliano dai tuoi, ma che tu ti concentri invece sul rapporto che hai con loro.
Ci rendiamo conto che non è facile, ma è importante che tu almeno ci provi: se riuscissi a parlare con tua madre o con tuo padre o con entrambi, sinceramente, così come hai fatto con noi, se riuscissi a parlare di te, delle tue emozioni, del dispiacere di non sentirti capita, è possibile che tu riesca ad arrivare a loro e a quell’amore profondo che nutrono per te. Un’altra risorsa importante è tuo zio, con cui ti puoi confidare e a cui puoi chiedere aiuto, non è cosa da poco, è un adulto vicino alla tua famiglia che può darti una mano. Altra risorsa sono gli amici, quelli veri, quelli che non giudicano e ti danno la forza di combattere. Siamo d’accordo con loro: tu ed Emiliano dovete combattere per il vostro amore ma… aggiungiamo, senza fretta e riflettendo su ciò che dovete fare. Forse adesso ti sembrerà impossibile, ma arrivare al mondo degli adulti non è così difficile: anche se i tuoi genitori sono così duri con te, se guardi bene dentro di te troverai il modo di arrivare a loro e di farti conoscere in tutta la tua unicità.
Nella speranza di esserti stati d’aiuto, ti consigliamo comunque di rivolgerti allo sportello d’ascolto scolastico, ammesso che ce ne sia uno nella tua scuola; è un servizio gratuito, gestito da professionisti, che ti possono essere d’aiuto in un momento così difficile della tua vita.
Ti facciamo i nostri più cari auguri per tutto e ti raccomandiamo di non esitare a scriverci per farci sapere come vanno le cose.
Un saluto affettuoso!
,Animima, 17 anni,28-12-2012,Disagio emotivo e/o psicologico,genitori