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Mia figlia utilizza il cibo come strumento per gestire la sua ansia…

Salve, ho notato degli atteggiamenti regressivi da parte di mia figlia da un paio di settimane. Mia figlia utilizza il cibo come strumento per gestire la sua ansia. Ha cominciato a non mangiare, a dirmi che poi mangerà la sera, ma non lo fa. Credo che a volte nasconda anche il cibo. E’ un argomento sempre difficile, perchè entriamo subito in conflitto, ma sono spaventata. Questa nuova restrizione sono sicura che la porterà a sentirsi ancora sotto pressione e vorrei trovare una chiave utile per aiutarla.  

Anonima


Cara Anonima,
ci parla di atteggiamenti regressivi legati quindi ci sembra di capire che già in passato sua figlia abbia già avuto modo di confrontarsi con dei disordini alimentari?
Questa informazione aiuterebbe anche a contestualizzare meglio il grado di allerta. Il cibo ha un valore emotivo fondamentale, anche per noi adulti diventa spesso una valvola di sfogo, soprattutto quando siamo sotto stress. Il periodo che siamo attraversando è molto difficile e complesso. Le regole a scuola, la socialità alterata, le restrizioni sportive possono incidere molto sugli atteggiamenti degli adolescenti. In questo clima di grande destabilizzazione avere un controllo su qualcosa aiuta a placare e contenere una forte ansia. Certo questo non vuol dire che vadano accettate importanti restrizioni alimentari. Sicuramente con questi comportamenti sta cercando di comunicare un disagio importante. Comprendiamo quanto sia difficile e quanto lei possa essere spaventata di fronte ad una problematica così delicata. Abbiamo più volte riscontrato che durante la pandemia problematiche latenti siamo emerse fuori con prepotenza. Qualora ci fosse una storia precedente di disturbo alimentare potrebbe anche contattare la psicologa che ha seguito sua figlia e confrontarsi sui nuovi risvolti. Probabilmente cercare un confronto diretto con sua figlia in questo momento accentua un clima di tensione, provi a trovare spazi diversi per farsi raccontare cosa potrebbe preoccuparla. Creare uno spazio privo di giudizio o regole ma di completa accoglienza potrebbe forse aiutare sua figlia ad sentirsi più libera di esporsi. 
Speriamo di averle fornito spunti utili di riflessione.
Un caro saluto!