Gentili esperti,
vi scrivo perché non so con chi parlare e ho un forte bisogno di sfogarmi con qualcuno, ma non lo posso fare perché non mi fido di nessuno ne tanto meno delle mie amiche più strette. Ho l’ impressione che ciò che racconto a loro poi lo dicono ai loro morosi o ad altri loro amici. Mi ritengo una ragazza che ha la sfiga addosso. Soprattutto questo anno, il 2013, è un anno cosi brutto in quanto niente va bene. Solo il rapporto con il mio ragazzo che sto insieme da 2 anni e 4 mesi. Non trovo lavoro in più non voglio dipendere dai miei perché hanno già loro i problemi tra affitto e bollette. La mamma deve essere operata al cuore e ciò mi mette molta ansia, ogni qualvolta che ha male ciò mi preoccupa. Sono un tipo di persona molto sensibile. Ultimamente quando si fa sera ce qualcosa che mi preoccupa tanto da provocarmi una forte ansia che mi chiude lo stomaco. Poi sembra che ogni cosa mi dia fastidio quindi me la prendo facilmente con qualsiasi persona. L’ altro giorno per poco non mi facevo investire in quanto sono molto distratta ho la testa altrove sempre pensieri di ogni genere, penso sempre negativamente a tutto proprio perché sono convinta di avere la sfiga addosso. L’ unica gioia che ho è il mio ragazzo. Spero che possiate aiutarmi in qualche modo, magari con qualche consiglio da seguire.
Grazie in anticipo per la prossima risposta.
Cordiali saluti,
Cara J,
può sembrare banale, ma pensare negativo mal dispone la persona nei confronti della vita e, di conseguenza, la vita stessa sembra peggiore di quello che è, come una profezia che si auto avvera. Avere un atteggiamento pessimista fa vedere le cose in modo poco risolutivo e predispone ad una condizione di passività. Basta guardarsi intorno per capire che tante persone sono nella stessa situazione, quindi non si è gli unici “sfigati”, ma forse il problema è altrove.
L’ansia, in generale, è una reazione positiva dell’organismo, che si attiva quando avverte un pericolo grazie a quella sensazione di malessere. Quando l’ansia diventa paralizzante non è più funzionale, perché non permette di mettersi in salvo. Ora sarebbe importante capire cosa avverti come pericoloso, la malattia di tua madre, il lavoro o l’essere diventata grande?
Alla tua età è il momento in cui si prendono grandi decisione, si sceglie per il proprio futuro e si comincia a diventare davvero autonomi. Forse dovresti capire chi sei, dove vuoi andare e cosa vuoi fare da grande, siamo certi che una volta fatta chiarezza, riuscirai a farti coraggio e a prendere il tuo cammino, magari con la vicinanza dell’affetto del tuo ragazzo.
Un caro saluto!
,J, 19 anni,26-06-2013,Disagio emotivo e/o psicologico