‘Sal o del sale della vita. Esplorazioni analitiche della materia e del simbolo’. È il titolo dell’ultimo libro di Alda Marini, psicoanalista dell’Aneb (Associazione italiana di ecobiopsicologia), che sarà presentato l’11 giugno al ‘Venerdì culturale’ della Fondazione MITE in collaborazione con l’Istituto di Ortofonologia (IdO). L’appuntamento sarà su Google Meet alle 21 e la partecipazione è libera collegandosi, dalle 20.50, al link https://meet.google.com/upe-cnux-age.
“Il sapore salato, acre, amaro del sale, che dà sostanza al pasto e senza il quale non ci si sente sazi, richiama anche il sapore del sudore, della fatica, dell’impegno, del dovere. Apparentemente anomalo per una trattazione psicoanalitica- si legge nel testo di presentazione dell’evento- il sale prende in questo libro il gusto e le sfaccettature tipiche di una concezione integrata dell’esistente, per la quale i prodotti della psiche umana trovano fondamento nella struttura della materia. E così anche il sale, che con la sua struttura chimica di forma cubica richiama la stabilità e il rigore, con la sua funzione di regolazione nel corpo umano richiama simbolicamente la funzione di discernimento e di giusta dose”.
L’autrice esplora nel suo scritto il tema del sale in un percorso che dalla materia, custode della natura delle cose, passa alle metafore del senso comune, quindi le fiabe, le sacre scritture, l’alchimia per giungere alla psicoanalisi. Il Venerdì culturale MITE-IdO sarà quindi occasione per attivare un confronto della psicoanalista con Diego Frigoli, psichiatra, psicoterapeuta e presidente dell’Associazione Nazionale di Ecobiopsicologia; Giorgio Cavallari, psichiatra e analista junghiano Cipa – Iaap; Magda Di Renzo; analista junghiana Arpa-Iaap, responsabile del servizio di Terapia IdO; Bruno Tagliacozzi, analista junghiana Arpa-Iaap e coordinatore della Scuola di specializzazione in psicoterapia psicodinamica dell’età evolutiva IdO-MITE. Per informazioni: www.ortofonologia.it; segr.formazione@ortofonologia.it.