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I campanelli di allarme

Il tema del consumo di sostanze in adolescenza occupa un posto di rilievo tra le preoccupazioni genitoriali. Il contatto dell’adolescente con le sostanze non è da considerare un fattore decisivo per la cronicizzazione del loro uso, in quanto può essere letto come una sperimentazione. Questa visione, tuttavia, non deve portare a sottovalutare il problema, in quanto il consumo di sostanze rientra tra i comportamenti a rischio che possono avere, a breve o a lungo termine, un’influenza sullo sviluppo globale dell’individuo sia dal punto di vista fisico che psicologico e sociale.

Per questo, è opportuno diventare genitori informati e aggiornandosi sul tema utilizzando canali e risorse informative scientifiche autorevoli. Ma quali sono i campanelli di allarme e gli atteggiamenti che i genitori devono tenere sotto controllo per capire se il proprio figlio può essersi accostato a delle sostanze? Si può assistere a cambiamenti di natura corporea, come ad esempio perdita di peso, midriasi pupillare, dilatazione della pupilla, oppure iper-sudorazione.

Potrebbero presentarsi alterazioni del carattere, disturbi del sonno, la necessità di mangiare in orari inconsueti, un peggioramento dell’andamento didattico e disciplinare a scuola, difficoltà di relazione con gli insegnanti, perdita di motivazione allo studio; intensificazione di richieste eccessive riguardanti la privacy, sottili cambiamenti nello stile di conversazione con gli amici, frequentazione di nuovi persone poco note; aumento insolito nella richiesta di soldi o di prestiti. Spesso l’uso di sostanze è associato a sbalzi d’umore tra irritabilità e apatia, depressione ed eccitazione, scoppio di rabbia o ostilità; tendenza ripetuta a mentire e rubare; perdita di motivazione e interesse rispetto a precedenti abitudini o attività svolte e isolamento sociale.

Questi elementi possono aiutare i genitori a capire cosa sta accadendo ai propri figli, ma il sospetto nel rispetto del ragazzo deve essere comunque validato da personale esperto, per poi creare una rete di supporto e di sostegno per il giovane e per tutta la famiglia coinvolta.

Lo sapevi che:

  • Sono 33 le nuove sostanze psicoattive identificate dal Sistema Nazionale di Allerta Precoce (SNAP) coordinato dall’ISS. Il dato è stato rilevato grazie a 137 segnalazioni di sequestri in Italia da parte delle Forze dell’Ordine avvenute nel periodo post lockdown, cioè da maggio a ottobre 2020, un numero che è triplicato rispetto allo stesso periodo del 2019, tenendo presente che nel corso del lockdown non ci sono state segnalazioni.

  • Di frequente gli assuntori abituali di cannabis possono imbattersi nell’insorgere improvviso di un attacco di panico sia durante l’assunzione che nel periodo immediatamente successivo. Tuttavia gli attacchi di panico e gli stati d’ansia indotti dal consumo di cannabinoidi rappresentano una realtà concreta e piuttosto sviluppata specie in soggetti particolarmente predisposti e suscettibili: è cosa nota che proprio la cannabis possa determinare tachicardia, paura improvvisa e paranoia, fenomeno che si manifesta generalmente mediante un improvviso incremento della frequenza cardiaca unito alla percezione di paura per la propria salute o incolumità.

Dubbi e domande:

Anonima,
Sono una mamma disperata, ho scoperto che mio figlio si droga…
Anonima,
Non abbiamo mai aperto il discorso ma ne siamo molto preoccupati…


“Gioventù Sballata” è un docufilm contro la droga per la Regione Lazio scritto e diretto da Emanuele Ajello…