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I barbiturici e il siero della verità

I barbiturici sono sostanze sintetiche, depressori del sistema nervoso centrale i quali producono effetti che vanno dalla sedazione lieve all’anestesia generale.
L’acido barbiturico, è stato sintetizzato nel 1864, ma a livello farmacologico, il Barbital, venne prodotto molti anni dopo ed introdotto in medicina solo nel 1904.
Solitamente il barbiturico si trova in compresse e capsule per uso orale ma non è escluso l’utilizzo attraverso iniezione in base alle finalità.

Attualmente l’utilizzo di tali sostanze come sedativi e ipnotici è stata sostituita dalle benzodiazepine ma è possibile ritrovarli nella cura delle epilessie o in anestesia.
I barbiturici si collocano come classificazione  nella Tabella III delle sostanze stupefacenti e nella Tabella dei Medicinali, Sez. C, di cui al D.P.R. n. 309/90.

A seconda della dose, hanno effetti diversi: in piccole quantità sono calmanti; dosi maggiori hanno effetto ipnotico. Secondo il tipo di farmaco possono avere effetti a lungo o a breve termine: alcuni lasciano al risveglio un senso di stordimento, altri hanno un’azione intensa e breve e vengono impiegati per l’anestesia chirurgica. Dosaggi elevati provocano un avvelenamento con allucinazioni, convulsioni e, infine, stato comatoso arresto respiratorio e morte.
L’abuso di barbiturici, nell’immaginario collettivo, viene spesso collegato al mondo dello spettacolo e della musica.
Ad esempio Jimi Heandrix, famoso chitarrista statunitense, fu ritrovato morto in una stanza di un Hotel a soli 28 anni, a causa di un’overdose di tale sostanza.
Stesso destino per Marilyn Monroe, Edie Sedgwick, Elvis Presley e molti altri artisti le cui morti sono riferibili probabilmente ad un’overdose di barbiturici o all’assunzione  in combinazione con alcol e altre sostanze stupefacenti.

La probabilità che con un utilizzo regolare di tali sostanze insorga una dipendenza risulta elevata. Anche se si sviluppa tolleranza rispetto ai loro effetti sedativi ed intossicanti, la dose letale resta invariata. Per tali motivi, un avvelenamento acuto da barbiturici può sopraggiungere in qualsiasi momento durante l’intossicazione cronica. 
Diversamente dagli Oppiacei, l’astinenza da Barbiturici può mettere a rischio la vita. I sintomi sono simili a quelli dell’alcol: inquietudine, ansia, depressione, crampi addominali, nausea e vomito tra i più frequenti. Al culmine della crisi di astinenza possono comparire le convulsioni e il delirio simile alla forma tremens nella dipendenza da alcol. Tale condizione, associata ad agitazione e ipertermia può portare al collasso cardiovascolare e alla morte

Lo sapevi che:

  • I barbiturici sarebbero anche utilizzati nelle iniezioni letali durante le esecuzioni negli Stati Uniti, per il suicidio assistito e l’eutanasia.
  • I barbiturici aiutano a ottenere ottenere uno stato di completo abbandono dell’individuo, in  questo modo il paziente può liberare ricordi repressi. In narcoterapia è possibile trovare, in formula liquida per iniezione, il così detto “siero della verità”. Secondo il diritto internazionale, l’utilizzo di questi preparati è classificato come una forma di tortura.
  • In questa modalità di somministrazione i barbiturici aiutano a ottenere uno stato di completo abbandono al fine di liberare ricordi repressi aumentando la disponibilità a parlare. Secondo il diritto internazionale, l’utilizzo del siero in questione è classificato come una forma di tortura.

Dubbi e domande:

Annamaria,
Ho trovato della droga in camera di mio figlio, la droga spice…
Anonimo,
Volevo sapere se le nuove droghe sono più chimiche…


Marilyn Monroe canta “I Wanna Be Loved By You” nel film “Some Like It Hot”…