Cari esperti,
vi scrivo nella speranza di trovare in voi un conforto.
Premetto che mi sono già rivolta al medico di famiglia e ho già fatto una seduta dallo psicologo a cui ne seguirà un’altra.
Vi racconto come la mia vita sta diventando un’inferno.
Fino a agosto ero una ragazza entusiasta e vitale. A settembre o meglio a ottobre sono diventata lentamente un’altra. Sono 5 anni che sono fuori per lavoro, ho 31 anni e ho sempre accolto con gioia l’idea di abbandonare la Calabria per conseguire supplenze al nord, tanto che in estate è capitato di fermarmi proprio al nord per fare lavoretti estivi, tanto stavo bene in quella città.
L’ultimo anno e mezzo è stato davvero bello e intenso: ho condiviso l’alloggio con un ragazzo con cui siamo diventati molto amici, ho lavorato su 2 scuole anche se una di queste era a 2 ore dalla città in cui abitavo e ho frequentato un ragazzo con cui stavo molto bene.
Non ho mai avuto in 5 anni la sensazione di sentirmi sola o in pericolo a 1500 km da casa, anzi stavo benissimo e sentivo di aver trovato la mia dimensione proprio in un posto così distante. Nonostante in 5 anni mi avessero spostato in numerose città, quindi aveva significato ripensarsi e riassestarsi varie volte con tutto quello che comportava cambiare alloggio, luogo di lavoro e amici.
A fine estate le cose hanno iniziato ad andare male: il ragazzo con cui mi vedevo mi ha lasciata con un messaggio per tornare dalla ex, il mio coinquilino ha preso a ha frequentare la sua ex ragazza e il nostro rapporto si è molto affievolito ma la cosa che mi ha segnata di più è successa a ottobre quando mi hanno dato una supplenza molto vantaggiosa in un’altra città, in cui avevo comunque abitato nel 2009 per fare lo stesso lavoro.
A quel punto anche se a malincuore ho dovuto abbandonare la cittadina in cui abitavo da un anno e mezzo. Prendo però le cose di petto come ho sempre fatto, mi metto in in moto per cercare un alloggio, questa volta decido che è giunto il momento di abitare da sola perchè ho sempre condiviso l’alloggio con altre persone. Trovo una mansardina in centro.
E’ proprio la prima sera che dormo lì dentro che la mia vita mi crolla addosso. Mentre mangiavo, dopo aver pulito e sistemato tutto, un colpo allo stomaco e sudori freddi, una voce dentro di me mi dice: ‘ORA SEI DAVVERO SOLA’. Mi alzo da tavola e cerco di calmarmi, sono in preda all’angoscia e all’ansia, in quel momento realizzo che sono all’ultimo piano, in una mansarda e che soffro di vertigini, sono in pericolo: sola e all’ultimo piano. Passo la notte in preda ad ansia e sudore. Il giorno dopo chiamo un’amica per chiederle di dormire a casa mia, lei viene ma dopo 5 giorni realizzo che è il caso di abbandonare l’alloggio e di cercarne un altro. Per un mese mi appoggio ad un ostello, cerco una stanza con studenti e la trovo. Il problema è che ora quella terribile sensazione di angoscia e ansia devastante mi segue, come se non controllassi me stessa e una voce mi dice che presto abbandonerò, che non ce la faccio a stare sola così distante da casa, sola, che potrebbe succedermi di tutto, che è stata una follia partire per andare così lontano. Ho paura che così come ho abbandonato quella mansarda perchè non sono riuscita a starci, perchè qualcosa di inconsapevole e inconscio mi ha fatto abbandonare, io abbandoni il mio lavoro a cui tengo molto e la mia vita, per paura di essere sola, per questo devastante senso di angoscia che non so come controllare. Provo a scacciare il pensiero e la sensazione ma non ci riesco, tutti i giorni piango e ho paura. Il medico mi ha dato delle gocce per calmarmi. A breve dovrò ripartire per il nord e davvero ho paura di fallire, ho paura di tornare su, di cadere vittima di questi momenti di angoscia e lasciare il lavoro per tornare in Calabria a fare nulla.
Aiutatemi, suggeritemi cosa posso fare. HO paura di rovinare la mia vita per colpa di una paura che non so vincere.,
Cara Anonima,
ci conforta sapere che non sei del tutto "sola" in questa esperienza difficile, ma ti sei prontamente affidata a degli specialisti che sicuramente ti aiuteranno a capire cosa ti sta accadendo e possibilmente ad uscirne.
Riguardo alla tua condizione, visto che sono 5 anni che vivi da sola e te la sei sempre cavata piuttosto bene, ci rendiamo conto che la difficoltà non sta nella separazione dalla tua terra e dai tuoi cari, ma nel fatto che non hai fatto radici laddove vivi.
Vuoi per il lavoro, vuoi per questa storia finita, tu effettivamente sei sola, non hai amici su cui contare, non hai una vita sociale, non hai affetti che ti scaldano il cuore.
Gli attacchi di panico e/o i forti stati d’ansia arrivano quando si avverte qualcosa di pericoloso, fuori o dentro di noi, allora ci chiediamo cos’è che ti sta dicendo il tuo cuore?
Cos’è che ti spaventa e che senti come destabilizzante per il tuo equilibrio?
Solo arrivando alla fonte delle tue paure potrai davvero affrontarle, facci sapere cosa ne pesni.
Noi siamo qui a tua disposizione…
Un caro saluto!,Anonima, 31 anni,02-01-2014,Disagio emotivo e/o psicologico