Buona sera sono sempre io vorrei raccontarvi che adesso sto facendo tirocinio presso un consultorio e ieri avuto un incontro con gli adolescenti sui metodi contraccettivi ma soprattutto sulla tematica della violenza.
Una delle assistente sociali ha raccontato dei casi di violenza e stalking e dopo tutto quello che ho subito io sia la violenza e sia lo stalking da due ragazzi che conosco .. mi stavo veramente rendendo conto che mi sono tornarti in mente dei ricordi e stavo per piangere mi sono trattenuta .. anche se una parte di me voleva parlare con quell’assistente sociale con quale opero per alcuni casi ma l’altra parte di me non se lo è sentita per il semplice fatto che non vorrei che influisca sulla valutazione del mio percorso di tirocinio nello stesso consultorio..
le tematiche che affronto ogni giorno sono L’adozione , violenza , maltrattamenti , stalking e patologie psichiatriche e anche dei bambini ad esempio la balbuzie etccc
Non saprei come comportarmi .. non saprei manco io se parlare con qualche operatore .. cosa mi consigliate ?
Anonima
Cara Giulia,
quando si lavora con il disagio fisico e psichico è normale che alcune storie entrino in risonanza con le nostre personali emozioni, soprattutto se si hanno delle esperienze di vita in comune con le persone con cui trattiamo.
Questo non vuole dire che non si è in grado di aiutare gli altri (dato che non si è superata la personale difficoltà) ma è necessario fare una riflessione e comprendere quando riusciamo a mantenere il giusto distacco e quando invece ne veniamo del tutto risucchiati.
Per esempio anche molti psicoterapeuti, prima di lavorare con le persone, devono affrontare le proprie personali problematiche attraverso un lavoro psicoterapeutico in veste di pazienti. Questo proprio per avere un quadro più chiaro di quelli che possono essere i propri limiti quando si lavora con “la materia umana”. In questo senso non tutti i professionisti possono dedicarsi ad ogni tipo di disagio psicologico. Tuttavia ancora è presto per avere una tale consapevolezza e per ora l’importante è che tu sappia di avere avuto una reazione più che normale.
Per quanto riguarda invece la condivisione della tua storia personale nel luogo di formazione, deve essere una tua scelta. Comprendiamo il tuo desiderio di non voler portare la tua vita personale in un contesto che dovrebbe rimanere su di un’altro piano e quindi, anche se il tuo vissuto non dovrebbe essere soggetto ad alcun tipo di pregiudizio, ci sembra sensato che tu possa ricercare un supporto in un altro spazio.
Ti suggeriamo in ogni caso di utilizzare questo desiderio per provare a risolvere le tue difficoltà in modo da essere di aiuto non solo a te stessa ma anche agli altri che hanno condiviso o condivideranno purtroppo la tua esperienza.
In bocca al lupo per la tua formazione!
Un caro saluto