Ciao mi piacerebbe parlarvi di una situazione che non mi fa stare bene.
Da diverso tempo sento di non sopportare più i miei genitori.
Ogni volta che dico qualcosa con più insistenza loro mi dicono che sono troppo piccolo e che devo fare il ragazzo e non l’adulto.
A volte anche cose molto tranquille, come per esempio sistemare gli scaffali della libreria della mia stanza o cosa preparare per cena.
Mi madre non mi chiede mai cosa penso e se voglio dire la mia e quando lo faccio da solo mi critica e mi tratta come un bambino di 2 anni.
Scusate dimenticavo di dirvi che ho 17 anni. Mio padre ancora peggio. Quando parliamo di politica fa una specie di smorfia come a dire “non hai capito nulla” e mi ignora. Con mia sorella è diverso, lei fa il classico e sembra essere lo scienziato di casa. Quando parla lei loro ascoltano e anzi sembrano proprio dipendere dai suoi giudizi.
Cosa dovrei fare? Una delle tante cose che mi fanno arrabbiare è che a volte invece, quando non voglio io, mi mettono in mezzo per le loro discussioni.
Ci sono giorni che penso di andarmene e di lasciare una lettera dove dico che non li sopporto più poi razionalizzo e penso che ancora non sono maggiorenne e non si può fare. Aiuto
Mario, 17 anni
Caro Mario,
ci dispiace sentire che stai attraversando un periodo poco sereno a casa.
Deve essere difficile tollerare questa frustrazione generata dal non sentirti sufficientemente considerato e maturo, come se non fossi una persona in grado di pensare ed avere le sue idee.
Tutto questo comprendiamo quanto ti possa fare soffrire.
Magari tu vorresti, semplicemente, essere ascoltato con attenzione e soprattutto ti piacerebbe che i tuoi genitori ti chiedessero cosa pensi e come stai.
Anche il confronto con tua sorella non appare equilibrato e sereno, visto che loro sembrano dare più importanza ai suoi punti di vista. Invece ci sembra di capire che nei momenti di conflitto e discussione invece vieni incluso nella dinamica, tuo malgrado. E questo genera ancora più rabbia o dispiacere. Al punto da arrivare a pensare ad una soluzione estrema come quella di abbandonare casa, lasciando una lettera di motivazioni. Forse dovresti provare ad esternare questo tuo disagio, anche riferendo i pensieri negativi che fai direttamente a loro, comunicando il gesto estremo di voler andar via perché non ti senti compreso.
Probabilmente loro non vedono sufficientemente questo tuo malessere e hanno bisogno di aprire gli occhi, per sintonizzarsi un po’ di più con te. In adolescenza la comunicazione tra genitori e figli non è una cosa assai semplice e talvolta c’è bisogno di arrivare ad uno scontro intelligente per poter ridefinire le dinamiche relazionali all’interno del nucleo; inoltre mettersi un po’ nei panni dell’altro può facilitare la comunicazione e migliorare il confronto, rendendolo più produttivo.
Speriamo davvero riuscirai presto a far sentire la tua voce a casa!
Torna a scriverci se ne senti il bisogno.
Un caro saluto!