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A volte mi sento febbricitante ma la temperatura non supera mai il 37.3…

Carissimi,
è da qualche giorno che ho malditesta e tensione alle spalle.
A volte mi sento febbricitante ma quando misuro la temperatura non supera mai il 37.3. Ne ho parlato con i miei ma loro pensano che io sia solo stressata. Il problema è che se fossi positiva al Covid potrei contagiare i miei familiari ed i miei amici. Quando ci penso mi sale l’ansia e sto ancora peggio. Pensavo di fare un tampone ma ho paura che faccia troppo male e non so se ce la farei ad affrontarlo.
Mi sento in colpa soprattutto quando vado da mia nonna mi sale la vera paranoia. La scorsa settimana sono stata a pranzo da lei e praticamente non ho toccato nulla. A malapena mi sono seduta sulla poltrona. Finito il pranzo ho iniziato a pensare a tante cose tra cui quanto mia nonna possa lavare bene le stoviglie da me usate e riutilizzarle personalmente e dunque essere contagiata.
Non so se sono esagerata come dicono i miei ma così è proprio difficile! Scusate lo sfogo.

Angela, 23 anni


Cara Angela,
ti ringraziamo per aver condiviso con noi i tuoi pensieri, hai ragione non è per nulla facile affrontare questo momento di transizione soprattutto quando ci sono tra i cari persone così esposte come i nonni.
A volte la preoccupazione e i timori sono così forti che il corpo ne risente, è contratto, in allerta e possono esserci anche delle risposte sintomatologiche che potrebbero sovrapporsi ad altre situazioni. Magari in questi momenti potrebbe essere molto utile parlarne con il tuo medico di base spiegandogli tutti i sintomi che presenti. Sicuramente ti aiuterà ad avere maggior chiarezza di ciò che ti sta accadendo al tuo corpo e solo avendo la situazione più chiara deciderai insieme al medico sul da farsi.
Lo stato d’animo che prevale nei cittadini oggi giorno è di paura e angoscia. La paura, emozione primaria, è fondamentale per la nostra difesa e sopravvivenza: se non la provassimo non riusciremmo a metterci in salvo dai rischi. Una misurata dose di paura è fondamentale; ha una funzione adattiva. Allo stesso modo lavora l’ansia fino ad un determinato livello è adattivo poiché ci rende più reattivi; superato lo stesso, invece, rende l’organismo incapace di reagire in modo congruo e proficuo. Nella situazione contingente che ci troviamo a vivere, le persone sono spaventate e si sentono inerti ed inermi perché dinanzi al temuto silente virus non vi sono strumenti, sebbene scienza e tecnologia siano così avanzate. Forse bisogna imparare a convivere con questa sensazione che non si può controllare tutto, tu stai facendo tutto ciò che è nelle tue competenze, cerchi di ridurre il rischio sempre. Questo è un fattore preventivo fondamentale. Non bisogna sentirsi necessariamente untori, altrimenti non riusciremo più a vivere. Probabilmente la parola chiave potrebbe essere quella dell’essere responsabile e tu lo sei.
Il contatto “emotivo”, in questo periodo è a dir poco necessario forse alla preoccupazione dello specifico sintomo che senti potresti aggiungere proprio questo sentimento di precarietà, di colpa, di paura che provi. Raccontare i propri vissuti aiuta a condividere non solo le storie ma anche possibili soluzioni. Magari potreste trovare delle procedure vostre che vi facciano sentire più sicuri ma soprattutto più sereni. 
Se hai ancora bisogno non esitare a scriverci.
Un caro saluto!