Buonasera,
scrivo per sottoporre alla vostra attenzione e avere un parere autorevole riguardo il caso di una mia cuginetta di sei anni. La bambina non parla assolutamente in contesti sociali quali la scuola e altre situazioni esterne alla propria abitazione. La mia famiglia ed io, poichè non frequentiamo assiduamente la sua casa, non rientriamo nella strettissima cerchia familiare ammessa a sentire la sua voce. Il problema si è manifestato dal momento in cui la bimba ha iniziato a parlare. La madre riferisce che a casa lei è liberissima e sciolta nel linguaggio: parla, argomenta, ride, scherza e gioca. Non appena, però, entrano in gioco altre persone, la bambina cambia improvvisamente atteggiamento. S’irrigidisce nella postura, allunga le braccia dritte su per i fianchi, s’immobilizza e risponde solo con cenni del capo e a volte neanche quelli se qualcuno le fa una richiesta specifica cui dovrebbe rispondere vocalmente. Ama disegnare, infatti ho cercato di avvicinarla tramite questa sua passione ma non ottenendo altro che fuggevoli sorrisi. A proposito: la bimba non ride mai di cuore o almeno mai l’ha fatto in mia presenza. Quando parla davanti agli altri, cosa rarissima, lo fa bisbigliando impercettibilmente all’orecchio della madre o del padre, mai rivolgendosi direttamente a noi per chiedere una qualsiasi cosa che poi ci viene riportata dal genitore. Adesso frequenta da un mese circa la prima elementare e il disturbo non accenna a svanire. I genitori non accettano che la bambina abbia qualsiasi problema proprio perchè a casa il suo comportamento è assolutamente normale. Curiosando nel web ho letto del mutismo selettivo: secondo voi, in base ai dati che ho cercato di riassumere, la bambina potrebbe essere affetta da tale patologia? Mio zio mi ha riferito che da quando ha iniziato la scuola elementare, la bambina non parla con nessuno in ambito scolastico e le maestre le stanno facendo girare tutte le classi. Il padre è una persona ignorante e anche la madre. Ho provato più volte ad aprire loro gli occhi sul fatto che il comportamento della figlia fosse alquanto strano se rapportato alla loquacità dei suoi coetanei ma ne ho ricevuto solo risposte sdegnose. La sua situazione però mi preoccupa e ho deciso di scrivervi quanto meno per sottoporvela in maniera sommaria. Un’altra cosa: tempo addietro la bambina, disegnando come suo solito, mi aveva colpito per i suoi particolari disegni. Usava solo colori scuri, per esempio aveva disegnato un arcobaleno e dei paesaggi tutti neri. Mi è sembrato strano ma non essendo un’esperta di psicologia, non ho saputo ben interpretare il contenuto del disegno. A mia sorella, che era più in confidenza con lei, un giorno disse bisbigliando che a scuola non poteva parlare perchè le maestre la sgridavano se lo faceva e l’avevano picchiata. Abbiamo provato a parlarne ai genitori ma hanno sottovalutato la cosa prendendo noi per matte. Non saprei cosa fare ma mi piange il cuore a vedere una bambina così bella ridotta in queste condizioni.
Cosa posso fare? Si tratta anche di vincere la resistenza dei suoi testardi genitori, che forse solo adesso, dopo 4 anni di mutismo sociale della figlia, vedono prospettarsi una qualche problematica all’orizzonte, sempre e comunque in modo blando. Mi scuso per la prolissità, ma un caso del genere meritava, a mio avviso, la giusta precisione.
Vi ringrazio in anticipo per il consiglio che mi potrete dare,
Cara Maria,
capiamo la preoccupazione per la tua cuginetta che evidentemente presenta una difficoltà emotiva legata al sociale (scuola o estranei). E’ possibile che si tratti di mutismo elettivo, ma a distanza è difficile fare una diagnosi attendibile. In tutti i casi ci sentiamo di dirti che è difficile aiutare chi non vuole essere aiutato, e a noi, da ciò che dici, sembra che i genitori della bimba non ritengano che lei abbia un problema e che come tale debba essere affrontato. Anche noi, come te, pensiamo che valga la pena almeno andare a vedere se è un problema transitorio legato ad un’eccessiva timidezza o se il comportamento mutacico della bimba, nasconda un disagio più importante. Dal canto tuo, ciò che a nostro parere puoi fare, è individuare un membro della famiglia che i genitori della bimba ritengano sufficientemente autorevole, che possa sollevare il discorso e aiutarli ad affrontare il problema. Poi non si può far altro che aspettare; probabilmente a breve arriveranno anche le perplessità e le richieste di approfondimento da parte dell’istituzione scolastica che, spesso, in questi casi, funge da fattore determinante nello scuotere i genitori e nell’indirizzarli verso un’indagine più approfondita.
Facci sapere come va.
Cari saluti!,Maria C.F.,21-07-2011,Disagio emotivo e/o psicologico,mutismo elettivo