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Il mio ragazzo non ha un padre, quest’uomo non l’ ha voluto riconoscere quando nacque…

Il mio ragazzo non ha un padre, non perchè l’abbia perso ma si dice che quest’uomo non l’ ha voluto riconoscere quando nacque. Fin da piccolo è vissuto a casa dei nonni con la madre. Da un pò di anni la mamma si è sposata con un uomo e ha avuto una figlia, il mio ragazzo ha provato a vivere nella nuova casa e con un’altra famiglia ma per vari motivi non ci è riuscito.
Il problema è che un dialogo vero con l’intera famiglia non l’ha mai avuto. Si sta aprendo con me per la prima volta … il problema che vi sto per porvi è che la mamma nella sua vita è poco presente e se ha qualche problema con lei non riesce a parlarne, oppure non riesce a chiedere informazioni sulla storia dell’uomo che non l’ha voluto. Ho provato a consigliargli di aprirsi, di parlare quando si presentano i problemi ma senza risultati. Qualche consiglio diverso, forse più giusto?
Grazie di eventuali risposte.,Angela,18 anni,17-01-2013,Relazioni familiari,

Cara Angela,
in questi casi non è facile dare consigli "giusti", perchè si tratta di una situazione delicata che andrebbe affrontata in un percorso di terapia mirato a dare maggiore forza e consapevolezza al tuo ragazzo. Infatti, il consiglio che tu gli hai dato è giusto: la cosa ideale sarebbe che lui si aprisse e cercasse le risposte da chi gliele può dare. Ma se ne avesse avuto la forza l’avrebbe già fatto, non credi? A volte, più che nel fare le domande si ha paura delle risposte che si possono ricevere o nel non riceverle affatto. A noi sembra molto importante che il tuo ragazzo si sia aperto con te, in questo momento pensiamo che tu ti debba limitare ad ascoltarlo. Ci rendiamo conto che non è facile limitarsi a questo e rinunciare ad aiutarlo a risolvere la situazione nell’immediato, ma pensiamo che il tuo ruolo sia centrale perchè per lui è importante avere qualcuno vicino che lo ascolti senza giudizi. Nel tempo, se la situazione non si sblocca, probabilmente toccherà a te fargli capire che sia utile farsi aiutare intraprendendo, come dicevamo all’inizio, un percorso personale nel quale poter elaborare questi aspetti della sua vita. Questo è probabilmente l’aiuto più costruttivo e amorevole che tu possa dargli, perchè uno spazio suo di riflessione e lavoro sul profondo lo aiuterebbe nel vedere ed affrontare la situazione in maniera meno dolorosa e più serena.
Nella speranza di esserti stati d’aiuto, ti invitiamo a scriverci se dovessi aver bisogno di ulteriori informazioni.
Un caro saluto!