Rendere la diagnosi il primo momento terapeutico e la terapia una continua revisione del processo diagnostico è il monito del convegno, che vuole ribadire la necessità di conoscere i vari aspetti dell’evoluzione del singolo bambino per proporre gli stimoli emotivamente e cognitivamente adeguati ad ogni tappa del suo percorso.
I risultati ormai raggiunti nell’ambito della ricerca devono, cioè, essere coniugati in ambito clinico per abbandonare la fantasia di metodi risolutivi per tutti in base a una mera etichetta diagnostica e per abbracciare la metodologia di percorsi integrati nella creazione di un progetto riabilitativo individualizzato.
Il XVI convegno IdO del 2015 era stato dedicato interamente alla diagnosi e alle traiettorie evolutive, tenendo conto delle manifestazioni cliniche e delle metodologie di osservazione per far confluire le diverse esperienze in un processo diagnostico qualitativo.
Il XVII convegno avrà la funzione di rendere operativo il progetto terapeutico illustrando
le possibili modalità di intervento nei diversi quadri diagnostici (disturbi dello spettro autistico, disturbi della comunicazione e del linguaggio, disturbi dell’apprendimento, disturbi del comportamento).
Le tre giornate saranno, quindi, centrate sulle diverse modalità terapeutiche adottabili nelle patologie in base all’età del singolo bambino e del suo ambiente (famiglia, scuola, centro di terapia) in considerazione dei suoi deficit e delle sue potenzialità.
Verranno, a tal fine, presentate proposte operative esemplificative delle varie aree di intervento per aprire un dialogo, una riflessione e un confronto tra coloro che operano nei diversi contesti del bambino.