Buongiorno..la mia migliore amica e dal 2014 che sta facendo un tirocinio in un magazzino. Lei l’anno scorso si era trovata bene ma quest’anno c’è il capo e le persone che lavorano li che la sottovalutano tanto. Lei chiede di insegnargli a passare le penne e il capo gli ride in faccia…e la trattano male.
Lei ha il contratto fino a Dicembre e la sua mamma pur vedendola dimagrita e con le occhiaie che non mangia la obbliga ad andare altrimenti gli fa una testa. Lei ora sta facendo il corso di assistente familiare e vorrebbe lavorare con i diversamente abili ma sua mamma la obbliga a finire lo stage. Io la vedo dimagrita da quando va al tirocinio in magazzino e sua mamma non la capisce. Come posso aiutare la mia migliore amica? Anche se ha il contratto fino a dicembre può smettere prima se sta cosi male? L’ha detto anche alla signora che la segue per lo stage ma lei le ha risposto che può fare il corso di assistente familiare ma deve fare il tirocinio in magazzino fino a Dicembre. Come può fare per finire prima lo stage in magazzino? E con sua mamma? E con l’insegnante? E con il contratto? Come posso aiutarla?
Anonima
Cara Anonima,
generalmente non è consentito al datore di lavoro di recedere un contratto durante il periodo di formazione in assenza di una giusta causa o di un giustificato motivo. Il lavoratore invece, può recedere dal rapporto di lavoro, nel rispetto del termine di preavviso.
Il lavoratore potrebbe anche recedere dal contratto senza rispettare il termine di preavviso di 20 giorni ma deve corrispondere all’altra parte una indennità pari all’importo della retribuzione per il periodo di mancato preavviso.
E’ pur vero che se ci sono condizioni particolari è possibile che il datore di lavoro chiuda un occhio e che lasci andare il lavoratore senza chiedere nulla in cambio.
Tieni conto che gli imprevisti possono capitare a tutti e che non sempre è possibile tenere fede agli impegni presi, soprattutto quando si tratta di salute, che viene sempre prima di ogni cosa.
Prima di mollare tutto, però, è importante capire quali siano le reali cause del malessere di questa ragazza e esortarla a affrontare il datore di lavoro con un colloquio chiarificatore, anche per non concludere un’esperienza in modo negativo e rimanere con un senso di frustrazione.
Ti consigliamo, infine, di rassicurare la tua amica e, se necessario, di accompagnarla emotivamente a affrontare la scelta più giusta per lei, magari aiutandola a parlare con la madre per farle capire il suo reale stato d’animo.
Un caro saluto!