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Io gli ho chiesto cortesemente di lasciarmi stare, di lasciarmi i miei spazi, mi sto rifacendo una vita…

Buonasera.
Sono passati quattro giorni da quando vi ho scritto, anche se onestamente sembrano molti di più.
La situazione sta migliorando, io sto migliorando.
Mi sento meglio e meno spaesata, con un senso di vuoto in meno.
Lunedì e Martedì mi ha scritto.
Mi ha chiesto come stavo e si è scusato per il suo disinteresse, si è giustificato dicendo di aver passato un week end travagliato e non aveva capito cosa fosse successo.
Non credo ci voglia una laurea per capire che ho fatto un incidente in macchina ma questo è relativo. Non mi importava già più.
Martedì mi ha detto che gli manca parlare, ridere e scherzare con me e che sono una delle persone più importanti della sua vita.
Io gli ho chiesto cortesemente di lasciarmi stare, di lasciarmi i miei spazi. Mi sto rifacendo una vita e la sua presenza potrebbe complicare il mio scopo.
Lo so che mi ha scritto in amicizia, non mi faccio illusioni o altro, ma ammetto che fa sempre un certo effetto sentirsi dire queste cose.
Gli ho chiesto di venirsi a prendere tutte le sue cose che sono a casa mia quando non sono in casa, non ho più voglia di averle qui.
Sono in uno scatolone dal giorno dopo che ha deciso di lasciarmi.
Non so se sia stata la cosa giusta o no ma faccio davvero tanta fatica ad avere qui ancora cose che mi ricordano lui, mi frulla già abbastanza per la testa e meno pretesti trovo per pensarci meglio è.
Uno sportello d’ascolto nella mia scuola c’è. Ma quando è il nostro turno ci vengono a chiamare direttamente in classe e non mi sento a mio agio.
Ho timore.
Ho timore che qualcuno possa scoprirlo e non mi va, non voglio spiegare ai miei compagni di classe il motivo per la quale ho deciso di andarci.
Un motivo reale però non c’è.
È però da qualche mese che dico a mia madre di volerci andare, ma non mi ha mai presa molto sul serio riguardo a questo argomento.
La mia mamma è una madre bravissima eh, non mi fraintendete.
Credo che però lei non veda motivo per la quale io ci debba andare.
Però prenderò più in considerazione di andarci. Credo che mi faccia bene parlare.
Sono felice di come sto affrontando la situazione, me la sto cavando.
Credevo di sentirmi persa senza di lui ma ora sto ritrovando me stessa. Io mi voglio bene e non sarà un ragazzo a buttarmi giù.
Vi ringrazio per avermi risposto, mi ha aiutato molto.
Buonaserata e buon lavoro!

Giada

Cara Giada,
sei una ragazza molto saggia, nonostante la giovane età, e anche piena di risorse, con una capacità introspettiva e riflessiva straordinaria.
Ma i sentimenti a volte non conoscono ragioni e dalle tue parole ci sembra di capire che la cosa non sia affatto superata e che ci vuole del tempo perchè tu possa elaborare del tutto questa separazione. Onestamente ci viene da pensare che ti stia un pò nascondendo dietro questa corazza e che in fondo restituire le sue cose al tuo ex forse è un modo inconsapevole per rivederlo. Anche se così fosse non ci sarebbe nulla di male, prima che una storia finisca del tutto può subire delle fasi e il desiderio di capire fa parte della normalità delle reazioni.
Tu stessa ammetti di non capire il suo comportamento, sei spaesata, delusa, arrabbiata, e finchè si provano queste emozioni non ci può essere un vero distacco.
Ci teniamo a dirti che lo sportello d’ascolto è uno spazio ideale per poter mettere ordine dentro se stessi, all’interno della scuola è un luogo libero ma protetto dove si può parlare di tutto, non solo di problemi, e questo è chiaro ai molti.
Per questa ragione non dovresti sentirti in difficoltà a andarci, ci vanno tanti studenti e la privacy è sempre tutelata.
Se proprio non te la senti di andare a scuola ma senti il bisogno di sfogarti prova a far capire a tua madre quali siano le tue reali esigenze e nel caso puoi rivolgerti altrove.
Noi siamo con te e rimaniamo a tua disposizione se sentirai il bisogno di scriverci.
In bocca al lupo!