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Vivo così la mia vita: idolatrando ciò che io non sarò mai…

Salve, sono abbastanza grande ormai.  Eppure non riesco a uscire da questo stato di   odio per me stessa che mi accompagna dall’inizio dell’adolescenza. Non mi piace il mio corpo, a volte mi capita di specchiarmi poco prima della doccia e di scoppiare in lacrime. Lascio immaginare come questo mio malessere sia un freno anche nella mia vita sentimentale.  Non ho un bel corpo, non ho talenti di alcun tipo né chissà che qualità. Il mondo è pieno di belle ragazze, più intelligenti e migliori di me. Dunque vivo così la mia vita, idolatrando ciò che io non sarò mai,  nell’autocommiserazione e, da quando sono fidanzata, nel terrore che il mio ragazzo mi tradisca. Come posso imparare ad accettarmi? Ormai sono davvero stanca di continuare ad invidiare, ad aspirare di essere qualcosa che non sono. So che saprete aiutarmi in qualche modo, grazie in anticipo.

Sara, 19 anni


Cara Sara,
purtroppo quando si ha una “fragilità dell’anima” questa diventa una sorta di lente che distorce tutto il nostro modo di vedere le cose. Ci si sente sempre inadeguati e mai abbastanza per competere con le altre ragazze.
Comprendiamo la stanchezza di un pensiero che ti vede sempre a confronto con il genere femminile, dove bisogna avere obbligatoriamente una prestanza fisica o una dote artistica per essere riconosciute.
Purtroppo è anche la società che viviamo che ci rimanda continuamente l’immagine di una donna perfetta sempre sulla vetta del successo e dell’ammirazione altrui.
Avere un proprio mito da idolatrare non è qualcosa di negativo (personaggi famosi, cantanti, attrici) perché ci aiuta, soprattutto quando si è giovani come te, a capire quello che desideriamo essere giocando con la fantasia e l’idealizzazione.
Questo con il tempo si ridimensiona e, con il crescere della propria personalità, vengono integrati tra loro gli aspetti idealizzanti e la propria esperienza.
La vita fortunatamente non è un talent show, dove bisogna necessariamente mostrare di avere un talento socialmente riconosciuto “per passare il turno” ma, le doti che ogni uno di noi ha sono spesso velate, discrete e sono quelle caratteristiche che ci rendono unici ed irripetibili in tutte le nostre sfumature.
Probabilmente la persona che ti è accanto riesce a vedere tutto questo, perché tra tante persone ha scelto proprio te.
Prova ad avere maggiore fiducia in questo ragazzo perché può aiutarti a togliere dagli occhi quei filtri che ti fanno vedere sempre inadeguata.
Oltre ad affidarti allo “sguardo altrui”, il nostro suggerimento è quello di pensare ad uno spazio personale dove dar luce a tali pensieri e sentimenti.
Puoi rivolgerti al consultorio di zona dove troverai degli specialisti in grado di aiutarti in questo periodo difficile della tua vita.
In ogni caso, questo spazio resta a tua disposizione.
Un caro saluto!