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Sto insieme al mio ragazzo da quasi due anni, finora è andato tutto bene…

Sto insieme al mio ragazzo da quasi due anni, finora è andato tutto bene, alcune discussioni di poco conto ci sono state ma ci hanno sempre portato ad essere più uniti. Però è circa un mese che sento che qualcosa è
cambiato da parte mia. Così ho iniziato a chiedermi se sono davvero soddisfatta della mia relazione e la risposta a cui sono giunta è che si, sono soddisfatta, ma solo sotto pochi aspetti. So che lui tiene tantissimo
a me, lo dimostra soprattutto fisicamente, quando siamo assieme cerca un contatto fisico quasi di continuo. So che è fedele, non mi dà alcun motivo per dubitare dei suoi sentimenti e soprattutto in quasi due anni io non ho mai avuto dubbi riguardo ciò che prova; questa cosa è per me fondamentale perché prima di conoscere lui ho avuto una frequentazion con un ragazzo che non mi dava alcuna sicurezza.
Le cose che ultimamente mi hanno messo in crisi  riguardo i miei sentimenti per lui sono però di più. Primo tra tutti non sento più attrazione fisica (devo dire che non ho mai provato un’attrazione fortissima per lui
ma è bastata a spingermi in una relazione): all’inizio davo la colpa al fatto che avendo cambiato la pillola (con un principio attivo diverso da quella vecchia) questa fosse responsabile del mio calo di desiderio. Poi mi sono resa conto e ho ammesso a me stessa che in realtà l’attrazione fisica riesco a sentirla per altri ragazzi e ciò mi fa sentire molto in colpa. Il sesso non è mai stato granché, perché eravamo entrambi vergini
forse, ma io non ho mai sentito il grande trasporto che ho sempre
desiderato. Inoltre abbiamo pochi rapporti, uno al mese circa, solitamente pianificato a tavolino e questo spegne completamente il mio desiderio.
Sotto questo aspetto mi sembra di essere assieme a lui da vent’anni.
Altri aspetti sono la sua pigrizia, quando non ha lezioni all’università non si alza mai dal letto prima di mezzogiorno, anche se va a letto verso mezzanotte come me. Ho sempre cercato di spronarlo a fare insieme qualcosa di diverso e più attivo, ma anche quando lo raggiungevo a casa sua per fare ciò su cui ci eravamo messi d’accordo lui spesso finiva per
trascinarmi sul divano a guardare la tv o giocare al telefono; correlato a questo è il fatto che lui anche quando è con me è sempre attaccato al
cellulare, tante volte mi è capitato di parlargli e di rendermi conto che lui non mi stesse ascoltando quando aspettavo una risposta riguardo ciò
che dicevo. Non ha voglia di studiare per gli esami universitari: anche io non sono una grandissima studiosa, ma ho cercato di dare l’esempio e di
spronarlo in tutti i modi, proponendogli di tutto, ma è stato inutile e anzi quando mi chiede di vederci e io gli dico che devo studiare per un esame imminente lui se la prende.
Ultimamente ho notato che mi pesa un po’ il fatto che non mi faccia più i complimenti quando mi vesto bene e mi trucco per uscire con lui e soprattutto non si ricorda le cose importanti che mi riguardano. Dice di
voler fare gite, uscite eccetera, poi la pigrizia ha la meglio e al massimo usciamo per mangiare un gelato. Lui mi parla sempre del futuro, della casa
che faremo, dei figli (che sa benissimo che non voglio ma lui si) e a me sale solo il panico a sentire quei discorsi perché già adesso non riesco più ad accettare gli aspetti di cui ho scritto. Io a lui ci tengo
tantissimo ma penso di non amarlo più veramente.
Ecco, più o meno ho cercato di raccontare tutto, il problema è che adesso
non so che fare. È una relazione perfetta sotto degli aspetti importanti,
quelli che mi danno sicurezza, ma ho paura di aver capito che per me non è abbastanza. Sono diventata insofferente nei suoi confronti e lui lo nota,
mi chiede cos’ho e io gli rispondo che non lo capisco nemmeno io, allora cerca di cambiare discorso.
Sono sempre stata dell’idea di non dovermi accontentare in amore, ma allo stesso tempo se lasciassi il mio ragazzo lui starebbe malissimo e credo
anche io per il dolore che gli provocherei, perché io stessa alla fine della relazione precedente sono stata malissimo per dei mesi. Ho paura anche che lasci l’università per colpa mia. Scusate per essermi
dilungata molto, ma ho bisogno di capire cos’è meglio per entrambi.
Vi ringrazio
Anonima

Cara Anonima,
capiamo la tua inquietudine e soprattutto sentiamo tanto forte la tua paura di restare, ma soprattutto di perdere un rapporto affettivo. Restare e perdere ci sembrano le due parole chiave di questa storia, ed è proprio da quindi che vorremmo iniziare insieme a te una riflessione. Il rapporto sembra essere arrivato ad un momento di stasi, forse state dando per scontato troppe cose. Da parte tua, si sente il desiderio di cambiare le cose, ma non arrivi mai a mettere in pratica i tuoi propositi, in fondo ti fai trascinare o ti appoggi anche tu a questa apatia. Ad esempio quest’estate cosa avete fatto? Avete progettato un viaggio o semplicemente vi siete presi un periodo di vacanza? Parli di molti progetti, famiglia, figli, ma nel qui e ora ci sono tante altre cose da progettare insieme. Ci parli inoltre di una mancanza di desiderio e trasporto a livello fisico, anche in questo caso non basta stare insieme, c’è sempre necessità di alimenatare la fiamma del desiderio, volendo rimandarti una metafora dell’immaginario collettivo. Tutto ciò parte dal presupposto che tu voglia ancora dare fiducia a questo rapporto, perchè ci sembra che tu sia concentrata, più sulla rabbia verso questo ragazzo che sulla possibilità di attivarti ed attivare le risorse di entrambi. Inoltre il nostro suggerimento è di condividere con lui le tue perplessità, questo non vuol dire che si risolverà tutto ma che puoi dargli la possibilità di mettersi in discussione e di riflettere su ciò che non va per poter porre rimedio.
Un caro saluto!