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Mi sento molto indifferente verso tutti…

Ultimamente ho un problema che coinvolge tutta me stessa.
Frequento il liceo linguistico e ho i genitori separati. Mi sento molto indifferente verso tutti, come se non considerassi nessuno come amico, ma non perché mi ha fatto qualcosa, ma proprio perché è come se non lo ritenessi necessario. Mi sento indifferente verso me stessa perché ho uno stile molto neutro, mi sento molto neutra col mio stesso sesso, come se non ne avessi uno. Mi sento indifferente verso i miei genitori che non riesco a considerare genitori ma non perché mi abbiano fatto qualcosa, ma perché anche qua è come se per me non fosse necessario. Spesso credo che questo mio malessere psicologico sia collegato a quello fisico, dato che ho ogni tanto mal di testa da vertigini. Spesso mi sento abbandonata a me stessa, un pò del tipo “lascio andare tutto e come va, va. Mi faccio trasportare dal susseguirsi di eventi” (eventi scolastici o comunque quotidiani). È come se non avessi un motivo per essere felice o per prendere coscienza e dirmi “il mio pensiero vale, io non devo farmi trasportare ma devo affermarmi” . Non ho quasi nessun amico molto stretto a cui raccontare questo, ma dal momento in cui sono indifferente verso le persone che conosco è difficile considerarne una come amica. Magari rido, scherzo, piango, non sembra tutto questo, infatti ovviamente nessuno di classe lo sa, ma dentro non sono così. Spesso mi sento come se avessi bisogno di questa indifferenza, o perché la uso come scudo, o perché ho paura di essere ferita, o perché è come se allontanassi queste emozioni per paura delle conseguenze.
Come potrei cambiare il mio punto di vista di poco?
Grazie per la risposta.

Anonimo, 15 anni


Caro Anonimo,
ci ha molto colpito la tua lucidità e chiarezza nel descrivere i tuoi stati d’animo. Appare la tua sensibilità nel cogliere quello che ti accade intorno e dentro di te e che in realtà contrasta con l’indifferenza che dici di sentire. Premettiamo che alla tua età può proprio capitare di sentirsi così; rispetto a quando si è bambini in adolescenza nuove emozioni si affacciano ed è difficile riuscire a gestirle tutte, ed ecco che allora può capitare di sentirsi, strani, tristi o indifferenti.
E’ la fase dell’incertezza e del cambiamento! 
Tu stessa ipotizzi che questa indifferenza possa funzionare come uno scudo, una difesa per non soffrire, questo può capitare, soprattutto se ci sono state delle sofferenze già in passato, per esempio tu accenni al fatto che i tuoi sono separati e chissà se ciò ti possa aver creato un momento di sofferenza; oppure quando in famiglia non si è molto abituati ad esprimere le proprie emozioni può capitare di sentirsi soli. O altre volte capita alle persone molto sensibili e profonde di difendersi per paura di soffrire mettendo proprio uno scudo.
Alla tua età avere già la consapevolezza che questa indifferenza non è tanto autentica ma in realtà serve per difenderti ci sembra un ottimo punto di inizio che ti aiuterà a trovare nuove modalità di interagire con gli altri, per far questo è chiaro che ci vuole del tempo, per adesso ci sembra importante che tu abbia capito che dietro quell’indifferenza c’è in realtà un cuore che batte molto forte e che ha voglia di esprimersi.
Vogliamo tranquillizzarti dicendoti che ciò che provi capita a tanti ragazzi della tua età e siamo sicuri che anche nella tua classe dietro ad alcuni sorrisi magari si nascondo incertezze e dubbi simili ai tuoi. 
Per cambiare il tuo punto di vista come ci chiedi, ti consigliamo di fare un primo passo, potresti provare a parlare di come ti senti con qualcuno, che potrebbe essere un compagno di classe di cui ti fidi maggiormente o qualche adulto. Se nel tuo liceo esiste lo sportello d’ascolto, quello per esempio potrebbe essere un giusto luogo in cui esprimere ciò che senti. 
Da quello che hai scritto ci sembra che tu abbia voglia di cambiare e di ricominciare a sentire le emozioni, devi imparare a dosare la tua emotività, potresti tirarla fuori a poco a poco senza il bisogno di chiuderla tutta dietro lo scudo dell’indifferenza.
Puoi dirci cosa ne pensi, se vuoi.
Un caro saluto!