Una torta, un pezzo di pane o semplicemente un po’ di privacy. “Per mio figlio la comunicazione attraverso il mezzo del disegno e’ avvenuta prima di quella orale. Infatti, quando era piu’ piccolo e voleva qualcosa che non sapeva chiedere, si esprimeva sempre con il disegno”. La storia é quella di Veronica Amorim, psicopedagoga e mamma di un bambino autistico, che dirige il Centro municipale Sao Goncalo di Rio del Janeiro, che collabora con l’IdO Brasile. Anche il Centro, che segue oltre 200 bambini con disturbi dello spettro autistico, ha donato i propri disegni alla mostra virtuale dell’Istituto di Ortofonologia ‘Prospettive d’Arte’: una raccolta di opere di bambini e giovani adulti con disabilità, che porta dunque alla ribalta la cosiddetta arte ‘outsider’.