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Metodi contraccettivi: conoscerli per proteggersi

Con la pubertà e lo sviluppo cresce l’interesse verso il proprio corpo e verso l’altro, possono avere inizio le prime esplorazioni sessuali in un’età, quindi, prematura per poter pensare di diventare genitori. Ma non solo in adolescenza, anche in età più adulta, quando ancora non si è trovato il partner giusto o una collocazione lavorativa, o semplicemente perché non si è ancora pronti, avere una vita sessuale attiva senza correre il rischio di dovere fronteggiare una gravidanza indesiderata è una grande prospettiva.

Il problema del controllo delle nascite è presente fin dall’antichità – possiamo ben credere, fin dalla prima associazione causa-effetto tra un rapporto sessuale e il successivo stato di gravidanza – con documentazioni di lavaggi vaginali, effettuati con delle sostanze acide, presenti fin dalle epoche più remote e di metodi contraccettivi naturali riportati anche su papiri egizi risalenti al II millennio a.C.
Oggi, per poter pianificare il tempo ottimale per avere un figlio esistono i metodi contraccettivi, che impediscono o riducono la possibilità di fecondazione femminile.

Esistono diversi metodi contraccettivi, da usare in determinati momenti del rapporto sessuale. Il Ministero della Salute li divide in:

-Prima del rapporto sessuale – contraccettivi ormonali (pillola estroprogestinica, pillola con solo progestinico, anello contraccettivo estroprogestinico, cerotto transdermico estroprogestinico, impianto sottocutaneo a rilascio di progestinico) e dispositivi intrauterini IUD (Intra Uterine Device) comunemente conosciuti col nome di spirale.

-Durante il rapporto sessuale – preservativo o condom, diaframma, metodi chimici, spermicidi (in capsule, ovuli, gelatine, creme); esistono anche metodi naturali (Ogino-Knaus, temperatura basale, Billings, coitus interruptus) che con l’individuazione del periodo fertile nel ciclo mestruale indicano il periodo di astinenza dai rapporti sessuali.

-Dopo il rapporto sessuale – è possibile far ricorso alla contraccezione di emergenza, che rappresenta una misura occasionale “di emergenza” appunto, e non sostituisce un regolare metodo contraccettivo.

La scelta ad oggi è davvero vasta e non c’è un metodo migliore in assoluto, quindi ognuno può decidere quello più adatto alle proprie esigenze e alle proprie caratteristiche.
Molto importante è fare una scelta consapevole per viversi a pieno la propria sessualità ed è importante ricordarsi che la contraccezione non è utile solo per proteggersi da gravidanze indesiderate, ma, nel caso di alcuni metodi specifici, come il preservativo, ad esempio, anche dalle malattie sessualmente trasmissibili.

Lo sapevi che:

Gli antichi Egizi furono una delle prime civiltà a utilizzare il preservativo, che ovviamente non era costituito di lattice, bensì di budella di animale (solitamente intestino di agnello o di maiale). Il principale scopo del contraccettivo non era di impedire la riproduzione, ma di limitare la trasmissione di malattie veneree.

Nel ‘700, Casanova suggeriva l’uso di mezzo limone svuotato, da inserire all’interno della vagina, come rimedio contro le gravidanze. In parte si fidava forse dell’acidità dell’agrume, in parte della protezione meccanica. Di fatto, il rimedio di Casanova era un antenato del moderno diaframma, inventato verso la fine dell’Ottocento.

Il 10 marzo 1971 è una data storica, da non dimenticare: è la data in cui è stata varata la contraccezione legale, la possibilità per le donne di utilizzare la pillola anticoncezionale e poter così autodeterminare le proprie scelte in fatto di maternità, in piena autonomia dalla volontà dei compagni, dei fidanzati, dei mariti.

Dubbi e domande:

Anonima, 21 anni
Sono preoccupata sul fatto che l’effetto contraccettivo della pillola non sia adatto alla mia età!…
Anonima, 20 anni
Dopo ogni ciclo ho una forte ansia per paura di una gravidanza…


“Non per caso, ma per scelta”, un video realizzato a firma di Bruno Bozzetto si propone di sfatare i falsi miti e i preconcetti sulla contraccezione ormonale…