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Il fatto di non aver mai lavorato mi fa sentire un passo indietro…

Ho 25 anni e non ho mai lavorato. Probabilmente non sono l’unica, ma ciò non mi rincuora. Anzi mi fa sentire una nullità. A volte penso anche che non sarei all’altezza di un lavoro. In diverse situazioni in realtà vado subito in ansia e paranoia, anche quelle che non riguardano il “mondo del lavoro”. Il fatto di non aver mai lavorato, ma studiato e basta da quando son piccolissima mi fa sentire un passo indietro rispetto agli altri. A volte quasi invidio chi sa svolgere lavori pratici, chi ha lavorato mentre studiava, chi già durante le superiori e poi guardo me, io che non sono mai riuscita a lavorare e studiare contemporaneamente, perché è come se avessi tolto tempo allo studio e io ho bisogno di concentrazione. Ho conseguito una triennale con il massimo dei voti, ma la verità è che non mi è mai importato del voto, non credo sia il voto a fare la persona. La mia laurea è per lo più umanistica e anche questo mi fa sentire di aver studiato tutti questi anni per nulla. Sono quasi alla fine della magistrale, eppure non so cosa fare dopo. L’idea di inviare un curriculum vuoto mi crea ansia, mi fa sentire inferiore. A volte penso che potrei inventare un’esperienza lavorativa da aggiungere, anche volantinaggIo, giusto per non sentirmi così fallita. Cosa me ne faccio di un 110 e lode se poi non so fare nemmeno un banalissimo lavoro? Entrare in nuovo contesto mi ha sempre creato molta ansia, come un essere esposta al giudizio altrui. In un nuovo lavoro l’idea di non sapere cosa fare e soprattutto di non avere esperienza ( cosa spesso richiesta) mi rende ancora più nervosa. A volte penso di provare a fare la cassiera, ma se sbaglio a dare il resto? E se la cassa non dovesse funzionare? E soprattutto, affiancherò qualcuno le prime volte o nessuno mi dirà nulla? Questo vale per qualsiasi lavoro in realtà. L’idea di avere una figura che mi spieghi mi farebbe stare più tranquilla. Ogni volta che devo affrontare “qualcosa di nuovo” preferirei avere qualcuno con me. I miei. Un’amica. Se ad esempio volessi andare a lavorare in un call center l’idea di andare lì sul posto e non sapere a chi rivolgermi mi farebbe sentire inadeguata, ad esempio. Per questo vorrei andare con uno dei miei genitori la prima volta o forse è meglio andare con un’amica? Non saprei…se ho qualcuno accanto è come se avessi più sicurezza, se devo farlo da sola invece mi sento super insicura. Una volta ho fatto tirocinio in una struttura e c’erano dei momenti in cui tutti erano insieme e io invece sono rimasta nell’atrio. Forse perché era uno dei primi giorni e non sapevo se sarei potuta andare dove erano gli altri. Gli altri si conoscevano tutti, io ero nuova, ma in quel momento era come se sapessi di essere in difetto e questo ha alimentato ancora di più la mia ansia. I miei genitori non mi hanno mai imposto di dover solo studiare o di andare a lavorare, sono molto comprensivi, mi hanno anche detto di finire con calma e stare tranquilla. Tuttavia, delle volte quando magari si litiga mi fanno pesare il fatto di non aver mai lavorato e lì iniziano le mie paranoie. I miei genitori sono un po’ rigidi, soprattutto papà. Anche mamma a volte lo è, come se ragionassero un po’ all’antica. Ad esempio non mi farebbero mai dormire a casa di un ipotetico fidanzato. Non lo sono eccessivamente eh, esco tranquillamente con gli amici o amiche, delle volte vado anche a ballare, però se ad esempio dovessi uscire con un ragazzo, ecco non lo direi diciamo. Sbaglio? Ad esempio ora sto frequentando un ragazzo con cui mi trovo molto bene, ma non mi faccio mai trovare vicino casa, piuttosto vado io incontro a lui. Non so, l’idea che i miei mi vedano mi crea ansia. Ad esempio non amano smancerie in pubblico o davanti agli altri, delle volte papà anche durante un normale discorso dice delle cose che mi fanno capire come lui non apprezzi le effusioni quando si è con gli altri. Quindi ad esempio immagino la situazione in cui siamo io e il mio ragazzo e dover tipo frenarlo se magari volesse darmi un bacio davanti a loro..anche per questo non saprei come presentarlo, come dire a loro di avere un ragazzo e come comportarmi quando lo presenteró a loro. Loro spesso mi chiedono anche ironicamente, beh ma allora sto fidanzato? Però scherzano, non credo si aspettano sul serio che io abbia un ragazzo, anche perché io nego sempre. Sono situazioni nuove e anche qui per lo stesso motivo ho paura e non so come affrontarle. Inoltre se ora che non sanno che son fidanzata mi concedono di uscire liberamente, magari fare anche un po’ tardi, so che se mi fidanzassi e loro lo sapessero sarebbero più invadenti o pretenderebbero che torni prima perché chissà cosa immaginano che faccia fino a quell’ora tarda. Come potrei risolvere tutto ciò? E soprattutto, perché i miei se sapessero di essere fidanzata mi limiterebbero anziché stare più tranquilli sapendo che sono con il mio ragazzo? Come potrei convincerli a tornare tardi anche da fidanzata perché in fondo non farei nulla di male, a parte stare col mio ragazzo?…

Anonima, 25 anni


Cara Anonima,
il primo tema che porti crediamo accomuni molti giovani ragazzi come te, sia perchè le famiglie sono sempre meno inclini a far fare esperienze lavorative ai propri figli, anche per le leggi a tutela dei minori, sia perchè la pandemia che ci ha convolto ormai da quasi 3 anni non è stata di certo d’aiuto in questo. Quello che dici è assolutamente condivisibile, fare esperienze pratiche è una grande scuola di vita che aiuta a diventare più sicuri di sè, a imparare a stare al mondo del lavoro e a capire i propri punti di forza ma anche quali sono gli aspetti da migliorare. La propria competenza non si esaurisce nella preparazione e dall’esperienza, ma è fatta di tanti altri aspetti, quali la determinazione, la passione, la buona volontà, etc… Quindi, anche se non hai un curriculum ricco, se hai voglia di fare col tempo imparerai e piano piano costruirai la tua professionalità, come hanno fatto tutti.
Ci sembra una buona idea cominciare con dei lavoretti, andrebbe bene anche fare il tirocinio da qualche parte, ti aiuterebbe molto.
Per quanto riguarda la tua vita privata, ci sembra che tu sia una ragazza adeguata, che abbia amici e frequentazioni sentimentali, forse a volte ci si costruiscono delle sovrastrutture che nemmeno servono, prova ad essere più “leggera” e spontanea con i tuoi, magari è una tua idea che loro possano reagire male, in fondo hai 25 anni, non c’è nulla di strano a uscire con ragazzi, crediamo ne possano essere felici.
Che ne pensi?
Facci sapere.
Un caro saluto!