Alla fine degli anni ’70 ci fu un’enorme produzione di cocaina in polvere esportata negli Stati Uniti dal Sud America attraverso un sistema di distribuzione che utilizzava rotte marittime e aeree attraverso i Caraibi e la costa meridionale della Florida. Le organizzazioni di trafficanti hanno supervisionato tutte le operazioni, inclusa la conversione, l’imballaggio, il trasporto e la distribuzione.
Ciò causò un crollo del prezzo della droga dell’80%. A fronte di un crollo dei prezzi del loro prodotto illegale, i commercianti di droga hanno trasformato la polvere in “crack”, una forma solida di cocaina che si fuma.
Il vantaggio era legato alla possibilità di venderla in piccole dosi, quindi poteva essere accessibile anche ai meno abbienti, in questo modo è stato allargata la forbice dell’utenza. Facile da produrre, semplice da usare, molto remunerativa per gli spacciatori.
L’aumento della domanda di cocaina crack ha causato un’intensa concorrenza tra gli spacciatori che si battevano per trarre profitto dagli stessi clienti. Di conseguenza, la violenza è stata collegata alla cocaina crack poiché questi spacciatori di piccole dimensioni hanno difeso i loro confini economici.
Il più grande incremento nell’uso di questa droga avvenne durante “L’epidemia del crack” alla fine degli anni ‘80, quando la droga si diffuse nelle città americane, in questo periodo in maniera esponenziale il numero degli americani dipendenti dalla cocaina.
L’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan iniziò presto a dare la priorità a ciò che venne chiamato il “War on Drugs ”, che combatteva il traffico di droga e mirava a porre fine all’epidemia di cocaina crack che distruggeva molte vite.
La politica si basava sull’idea che l’attuazione della legislazione e sanzioni più severe avrebbero scoraggiato l’uso di droghe.
Le ragioni che portarono al calo dell’abuso e del traffico del crack non sono chiari. Forse il cambiamento nei mercati di droga o il cambio generazionale che ha appreso i devastanti effetti dell’uso della droga attraverso l’informazione.
Negli anni ’90, infatti, il termine “crackhead” assunse un connotato dispregiativo nella cultura urbana.
Lo sapevi che:
Dubbi e domande:
Vincenzo, 14 anni
Quali sono gli effetti del crack, secondo voi cari esperti?…
Beatrice, 35 anni
Il mio ragazzo in passato ha fatto uso di crack per 7 o 8 mesi…
Una delle scene del film “New Jack City“….