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Perchè NO alla legalizzazione delle sostanze stupefacenti
Il tema della legalizzazione delle sostanze stupefacenti ha radici lontane ed è assai controverso. Le posizioni sono molte e contrastanti, a volte sembra difficile trovare un punto d’incontro. Ci sono stati che sono a favore, altri no o che ancora discutono sull’argomento prima di poter decretare. Proviamo a vagliare la posizione dei NO. Vanno ricordati in primis alcuni principi fondamentali della Costituzione italiana, ed in particolare il comma 1 dell’articolo 32: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.” In base a questo articolo lo Stato non può pensare di rendere più disponibili sostanze sicuramente tossiche, quali le droghe, in grado di compromettere la salute dei cittadini in quanto si creerebbe un’evidente contraddizione con un principio cardine della nostra costituzione già messo a dura prova con l’alcol ed il tabacco. Qui di seguito un vademecum del Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che dice No:
perché sono tossiche per l’organismo umano e possono compromettere la salute fisica, psichica e sociale della persona;
perché le renderebbe più disponibili ed accessibili facendo aumentare il numero dei consumatori e delle persone con dipendenza;
perché possono dare dipendenza;
perché chi le usa ha un rischio maggiore di acquisire e trasmettere malattie infettive;
perché chi le usa ha una maggiore probabilità di sviluppare o slatentizzare patologie psichiatriche;
perché chi le usa ha una maggior probabilità di commettere crimini ed essere coinvolto in incidenti;
perché alterano le funzioni neuropsichiche dell’individuo compromettendo funzioni importanti per la sicurezza (propria ed altrui), la vita di relazione, e l’attività lavorativa;
perché sono in grado di influenzare negativamente la normale maturazione cerebrale nell’adolescente;
perché i costi e l’apparato che servirebbe per gestire in maniera legalizzata la produzione, la distribuzione, i luoghi di somministrazione, di consumo ed il controllo sanitario delle sostanze legalizzate, oltre che il controllo e la repressione dei vari fenomeni di abuso e criminalità correlata, supererebbero di molto i supposti benefici attesi;
perché non è etico, da parte dello stato, rendere più accessibili e somministrare sostanze sicuramente tossiche alla popolazione.
Queste sono alcune posizione dei contrari alla legalizzazione, anche se una posizione rigida potrebbe portare a delle risposte controproducenti.
Lo sapevi che:
L’autoregolamentazione e il controllo del consumo di cannabis, nonostante l’argomento sia al centro di numerosi studi e ricerche, come il progetto New approaches in harm reduction policies and practices (Nahrpp, 2018), finanziato dall’Unione europea e coordinato dal Forum Droghe.
Secondo l’Emcdda (acronimo per European monitoring centre for drugs and drug addiction) – la rilevazione è aggiornata al 10 dicembre 2021 – , in 7 dei 27 paesi Ue (Svezia, Finlandia, Estonia, Francia, Ungheria, Grecia e Cipro) l’utilizzo di cannabis è criminalizzato, ovvero può portare all’incarcerazione – anche se nella pratica questo succede poco e via via sempre più raramente.
Dubbi e domande:
Boyga, 21 anni Perché lo spinello è illegale in Italia Christian, Perchè la cannabis non è legale e l’alcool invece si?…