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Autismo, Boccalon: Lavorare con l’arte aiuta a regolare le emozioni

Al Venerdì culturale IdO-MITE la storia di Seth Chwast e della sua ‘vita inaspettata’

Le persone con disturbi dello spettro autistico sono accomunate da una particolare difficoltà nell’esplorazione di sé e del mondo esterno, perché ipersensibili e vulnerabili agli stimoli percettivi ed emotivi, come chi ha la pelle molto chiara lo è rispetto ai raggi del sole. Il loro mondo interno custodisce potenziali creativi che hanno bisogno di essere rispecchiati da uno sguardo appassionato, attento, paziente e fiducioso per venire alla luce. I materiali artistici possono offrire l’opportunità di vivere una relazione, a suo modo oggettuale. Per una persona che fatica a percepire confini precisi e riceve gli stimoli senza poterli filtrare o filtrandoli in modo assolutamente personale ed indecifrabile, il rapporto con i prodotti estetici in cui si trasformano e con gli sguardi che li riconoscono/valorizzano, può offrire un’opportunità per regolare in termini evolutivi le emozioni”. Parte da qui Roberto Boccalon, psichiatra e psicoterapeuta, presidente dell’International Association For Art And Psychology (IAAPs), per introdurre il Venerdì culturale in programma il 18 marzo dal titolo ‘Una vita inaspettata – Storia dell’autismo, della determinazione, dell’arte e dell’amore di una madre per il figlio’, che prende il nome dal libro scritto da Debra Chwast e illustrato dal figlio autistico Seth. Il Venerdì culturale è promosso dalla Scuola di specializzazione in psicoterapia psicodinamica dell’età evolutiva IdO-MITE in collaborazione con IAAPs.

Il volume di Debra Chwast “è il racconto rigoroso ed appassionato di una madre che, oltre a testimoniare un amore sconfinato per il figlio, mette in luce profondi intrecci tra psicologia e arte, tra autismo e creatività, tra la bellezza e la vita- sottolinea Boccalon- Quando, nonostante tutte le cure, il traguardo di una piena autonomia non appare raggiungibile, favorire l’espressione del talento del figlio, qualunque fosse, e mirare alla sua felicità diviene il nuovo orizzonte del suo sogno di madre. L’esperienza estetica, supportata da uno sguardo ‘particolarmente buono’, via via riesce a creare un ‘atmosfera di leggerezza/libertà in cui un’emozione, per quanto intensa e variegata, può essere riconosciuta, accolta e vissuta positivamente in un orizzonte multicolore. Le foto dei dipinti del figlio Seth si intrecciano armonicamente con le parole della madre e ne confermano autenticità e lungimiranza”.

Qualche tempo fa, in Italia, la mamma di un bambino autistico riconosceva che la funzione T9 del cellulare che correggeva ‘autistico’ in ‘artistico’ non si sbagliava. “Analogamente Debra Chwast segue fiduciosa il suo sguardo di madre che anticipa quello della scienza- dice Boccalon- Simon Baron Cohen, psicologo esperto di fama mondiale, conferma infatti la sua ‘vision’ ipotizzando che i geni che sostengono la capacità di inventare degli esseri umani, si sovrappongano a quelli dell’autismo; Giovanni Bollea, pioniere della neuropsichiatria infantile, raccomandava di far tesoro dello sguardo e della ragione della madri”.

“Seth è ancora autistico, ma è felice, produttivo e capace di estasi creativa. Una trasmissione televisiva dedicata al suo lavoro, una sua opera esposta nella sede dell’Onu, la pubblicazione di una sua intervista su un giornale sono per Seth motivo di particolare soddisfazione; per la madre Debra segnano il superamento della dolorosa dicotomia tra la sua percezione del talento del figlio e la mancanza di riconoscimento da parte del mondo”, conclude Boccalon.

Nel corso del Venerdì culturale Debra Chwast ,in collegamento da New York, dialogherà oltre che con Roberto Boccalon, anche con Magda Di Renzo, analista junghiana Arpa-IAAP, responsabile del servizio di Terapia (IdO), direttrice della scuola di specializzazione in Psicoterapia Psicodinamica dell’età evolutiva IdO-MITE; Franco Scabbiolo, psicoanalista, membro del Council for Psychoanalysis & Jungian Analysis (CPJA), psicoterapeuta per soggetti autistici, allievo e collaboratore di Donald Meltzer in collegamento da Oxford e Lidia Racinaro, psicologa, psicoterapeuta dell’età evolutiva (IdO).

Un interludio musicale di Silvia Cesco, musicista e musicologa, allargherà il dialogo attraverso il codice sonoro.

Sarà possibile seguire l’evento in diretta su Google Meet e sulla pagina facebook di IAAPs .