Spesso sentiamo parlare di blitz della polizia a scuola per verificare eventuali situazioni di spaccio e di detenzione di sostanze, in molti dei casi richiesti dai Dirigente più solerti a cui vengono dei sospetti o a cui arrivano delle indiscrezioni. Gli agenti operano con l’ausilio di cani e in modo discreto, avendo a che fare con minore è necessario un approccio più soft. Gli insegnanti sono sempre più preoccupati per i ragazzi che vedono sempre più fragili e, quindi, più esposti al rischio d’imbattersi nella sperimentazione di sostanze, per tale ragione richiedono interventi sempre più precoci per parlare di droghe.
Ma cosa accade negli adolescenti e cosa fa si che la droga arrivi a scuola?
Il contatto dei ragazzi con le sostanze non è da considerare un fattore decisivo per la cronicizzazione del loro uso, in quanto può essere letto come una sperimentazione, così come altri comportamenti messi in atto dall’adolescente per ricercare la propria autonomia e la propria identità. Ciò, però non deve portare a sottovalutare il problema, in quanto il consumo di sostanze rientra tra i comportamenti a rischio che possono avere, a breve o a lungo termine, un’influenza sullo sviluppo globale dell’individuo sia dal punto di vista fisico che psicologico e sociale.
Per i ragazzi è fondamentale scoprire se stessi, costruire la propria identità, per questo vi è un intrinseco bisogno di sperimentarsi. L’incontro iniziale con le sostanze giunge, quindi, in un periodo della vita molto particolare e complesso, in cui autonomia e dipendenza entrano in conflitto e in cui l’adolescente cerca di costruire la propria identità e di ristrutturare il proprio concetto di sé, uno dei compiti di sviluppo fondamentali nell’adolescenza.
Altro punto saliente è il riscontro sociale ed il gruppo. I ragazzi emulano e cercano accettazione da parte del gruppo dei coetanei nel quel hanno bisogno di sentirsi rispecchiati ed accettati. La droga potrebbe essere uno dei tanti comportamenti di imitazione e di ricerca d’inclusione. Infatti, l’uso di sostanze può essere utilizzato per facilitare il rapporto con gli altri, agevolare la comunicazione e la condivisione di sentimenti ed esperienze tra coetanei.
Gli adolescenti che fanno uso di sostanze presentano agli altri, consapevolmente o inconsapevolmente, un’immagine di sé quale trasgressiva e che devia dalla norma, attribuendo a queste caratteristiche un valore positivo. In questo periodo di forti contrasti sia interni che esterni c’è un disagio che cresce e talvolta l’utilizzo di sostanze può servire a ridurre le sensazioni spiacevoli e aumentare le prestazioni sia sociali che alle volte scolastiche. A scuola, oltre il gruppo, c’è un altro fattore cruciale che è l’illegalità. Spacciare droga a scuola vuol dire trasgredire , mostrarsi forte e mettersi in un contesto di sfida dove punire da parte della scuola è doveroso ma al contempo difficile.
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