fbpx
Aut.Decr.Reg.Lazio - Accreditato con il S.S.N (Servizio Sanitario Nazionale) - Associato F.O.A.I. (Federazione degli organismi per l’assistenza delle persone disabili)
UNI EN ISO 9001 EA 38

Abbiamo fissato un appuntamento presso il Ser.D della nostra Asl…

Buongiorno,
sono madre di due bambine piccole 7 e 3 anni, impegnata a tempo pieno con loro dopo aver lasciato il mio lavoro di segretaria quando sono rimasta incinta della seconda. Circa tre settimane fa ho scoperto che mio marito fa uso di cocaina. Questa scoperta, frutto di alcuni sospetti già da qualche mese, è stata una doccia fredda per me, un vero e proprio shock: controllando l’estratto conto mi sono resa conto di prelievi quotidiani, circa tutti i giorni più volte al giorno. Già da circa un anno ho iniziato a notare cambiamenti nel comportamento e nell’umore di mio marito; era nervoso, la notte non riusciva a dormire, spesso lo trovavo a mangiare diverse cose dal frigo, ed inoltre si soffiava spesso il naso, adducendo che soffriva di una qualche allergia. Altre volte invece dormiva fino al primo pomeriggio. Negli ultimi mesi essendo molto preoccupata per il suo comportamento e per il suo lavoro, dormiva troppo e non andava a lavoro, ho cercato di affrontare il discorso con lui più volte, dapprima essendo comprensiva, preoccupata che non ci fosse qualcosa che lo turbasse. Lui però mi rassicurava dicendomi che essendo nel commerciale spesso va in giro per clienti e non rischiava molto se aveva momenti di riposo, ma naturalmente io non ero serena. Ogni giorno speravo di vederlo più attivo e che sarebbe stato meglio. Non capivo più che cos’è che non andava. Ero molto preoccupata anche per le bambine, mi sentivo talvolta in colpa e senza risorse. Quando ho scoperto la verità per me è stato un sollievo, anche se mi sono sentita crollare il mondo addosso.
Naturalmente, all’inizio lui ha negato tutto, poi ha detto di essersi tolto un peso e che stava cercando di smettere, che si sentiva sotto pressione a lavoro e tante altre giustificazioni. Io sono esausta, ho cercato di credere alla sua intenzione ma l’altra settimana mi sono sentita nuovamente tradita dopo averlo ancora ritrovato a casa in condizione di disorientamento. Mi sono fatta coraggio e ho cercato l’aiuto di suo fratello ed insieme lo abbiamo affrontato. Abbiamo fissato un appuntamento presso il Ser.D della nostra Asl nella speranza che possano darci una mano. Ho fortemente bisogno di ritrovare fiducia in mio marito, ma sento che la cocaina lo ha cambiato, ci siamo allontanati sempre di più e da sola non posso aiutarlo. Sono talvolta divorata dal senso di colpa per non aver tentato di aiutarlo ancora prima, mi chiedo se avessi potuto fare di più, sono stata troppo concentrata sulle bambine forse da non accorgermi di lui? La soluzione del Ser.D sarà una buona strategia? Mi sento divorata da mille dubbi e paure e cerco di essere normale anche per le mie bambine, di non far pesare loro la situazione.
Avete dei consigli da darmi?
Grazie

Annamaria


Cara Annamaria,
ci rendiamo conto che la situazione che vive è molto faticosa e dolosa per lei: lo shock terribile e la sensazione di non conoscere a fondo chi ha vicino e scelto. Purtroppo la dipendenza da cocaina è molto comune ed utilizzata tante volte, anche se non conosciamo a fondo il caso, come medicamento a soluzione ad altri problemi, dei quali forse non non si ha consapevolezza. Comprendiamo appieno la sua delusione ed il dolore nello scoprire la verità e soprattutto la sensazione di sconcerto e paura, che ancor di più l’avranno turbata. Tuttavia, è stata molto capace di reagire agli eventi, anche se si sente impotente; ha chiesto aiuto dapprima a suo cognato, ha contattato il Ser.D della sua città ed ha pensato come brava madre a se stessa ed alle sue bambine. Riteniamo che abbia fatto molto bene a rivolgersi al Ser.D per sé e per suo marito. Uscire dal segreto rappresenta un passaggio importante. La tossicodipendenza da cocaina é un problema molto serio e richiede grande impegno ed una ferma volontà per uscirne. Il Ser.D è un servizio altamente specializzato, dove può trovare medici, che si occupano della dipendenza fisica e della salute della persona, psicologi, che possono aiutare e sostenere sia lei, sia suo marito, e assistenti sociali, che possono consigliarvi come meglio gestire il denaro per aiutare suo marito ad uscire dalla dipendenza. Crediamo, inoltre, che sia molto utile in una situazione come quella che lei descrive, prendersi il giusto tempo per ascoltare dei professionisti e capire in quale direzione muoversi.
Lei ora ha un compito molto importante. Tutelare in primo luogo sé stessa e la sua salute, da cui in questo momento dipende il benessere delle sue bambine: si prenda degli spazi per sé, anche chiedendo aiuto agli psicologi del Ser.D o a una comunità terapeutica. In questo momento ha bisogno di forza e di sostegno anche lei, come donna e come madre, per capire in quale direzione muoversi. Inoltre, potrebbe essere utile, chiedere la vicinanza di persone amiche, che possano aiutarla, spieghi loro la situazione senza vergogna.
Ci auguriamo che possiate presto ritrovare una maggiore tranquillità, nel caso volesse aggiornarci torni presto a scriverci.
Un caro saluto!
L’èquipe degli Esperti