“Gli spazi fisici sono un importante aiuto per garantire quelli mentali”. Per questo Roberto Boccalon, psichiatra e presidente Iaaps (International Association for Art and Psychology), ha deciso di concludere il primo ciclo di incontri dell’associazione da lui guidata con un evento sull’architettura in programma il 24 giugno alle 21: ‘WonderLad, nuove forme di curare ad arte’. E’ possibile seguire l’evento in diretta sulla pagina facebook Iaaps o sulla piattaforma Zoom a questo link: https://us02web.zoom.us/j/88219206472?pwd=emFmTGlKcENwMWQxTDhqelNVOUxqQT09
Nel corso della serata Cinzia Favara, psicologa, psicoterapeuta, master al Pratt Institute di New York, presidente Lad onlus e fondatrice di ‘WonderLad’, dialogherà con Magda Di Renzo, responsabile del servizio Terapie dell’Istituto di Ortofonologia (IdO); Vanni Quadrio, psicoterapeuta espressivo di Palermo e artista; Silvia Cesco, musicologa musicista, docente di chitarra e concertista; Tullio Visioli, compositore e cantante.
La serata “sarà l’occasione per conferire il primo titolo di socio onorario collettivo Iaaps. Cinzia Favara porta avanti questa attività ultraventennale di lavoro creativo nella psiconcologia pediatrica- spiega Boccalon- Un percorso non limitato alla psiconcologia nel reparto tradizionale, perché rappresenta la prima di tre tappe per realizzare la trasformazione architettonica del reparto e renderlo a misura di bambino. La seconda tappa del lavoro di Favara, grazie all’associazione ‘Albero dei desideri’, è di aiutare bambini e famiglie durante e dopo il ricovero, soprattutto le famiglie provenienti dai contesti multietnici. Infatti, la terza tappa va a colmare il bisogno di spazi che servono ai familiari che abitano lontano e che devono restare vicino ai bambini dopo le dimissioni. WonderLad è il luogo dove ogni bambino che si sta confrontando con gli orrori del cancro può ritrovare bellezza e senso, è il luogo dell’immaginale”, precisa lo psichiatra.
Per costruire questi spazi al di fuori del reparto ospedaliero è stato indetto un bando internazionale di architettura a cui hanno risposto oltre 100 persone. È stata selezionata una struttura al di fuori dell’ospedale che sviluppa il concetto architettonico di baglio siciliano (edificio con muro di cinta), e in questo caso il muro di cinta è aperto: “Sembra un abbraccio se viene visto dall’alto- aggiunge Boccalon- sembra un cuore. In questa struttura ci sono laboratori in tutte le arti, mentre una parte è residenziale con 5 miniappartamenti in cui possono vivere genitori e bambini nel periodo necessario a seguire le cure in day hospital. C’è anche un auditorium costruito con tecniche moderne”, fa sapere ancora Boccalon. La particolarità di questa struttura esterna all’ospedale è che “non serve solo bimbi malati, ma anche i bambini del quartiere. È un luogo di ulteriore socializzazione e arricchimento. L’arte e la creatività stimolano la vitalità nei bambini ammalati e mantengono costante il contatto con le loro parti sane. La tangibilità dei benefici prodotti ha determinato la pubblicazione del metodo di intervento Lad sulla rivista scientifica della Società internazionale di oncologia pediatrica ‘Pediatric Blood & Cancer’”, sottolinea il presidente Iaaps.
WonderLad è una struttura di 2.000 mq che si estende su un terreno di due ettari a Catania. Al suo interno lavora uno staff di operatori professionisti “perché l’idea- spiega Favara- è che nei laboratori i ragazzi devono poter essere liberi di vivere la dimensione immaginale e di poterla tirare fuori, ma se non ci fosse un professionsita ad accompagnarli nella realizzazione di quello che è il loro mondo interno allora diventerebbe una frustrazione”.
WonderLad è concepita e costruita all’insegna della sicurezza, della salubrità degli ambienti e della bellezza. “I laboratori creativi si svolgono tutti attorno a una corte centrale, uno spazio verde in cui vengono svolte anche una serie di attività esterne- sottolinea la presidente Lad- i ragazzi, infatti, sono invitati a tornare a un contatto diretto con la natura. Questo perché non vogliamo limitare la complessità delle loro aspirazioni, ma rispettare la loro indole che spesso la malattia ostacola. In questo spazio gli si vuole dare la possibilità di ritrovare delle opportunità che magari si rischiano di perdere, degli stimoli, tutto ciò di cui l’età evolutiva ha bisogno”. L’obiettivo è quello di una riabilitazione globale, non solo del bambino ma anche della famiglia. “Perché spesso nell’oncologia pediatrica si rimane incastrati, è difficile che il genitore tolga la campana di vetro dal bambino, anche a guarigione avvenuta- spiega Favara- noi invece vogliamo aiutarli in una guarigione ‘completa’, perché a questi bambini è come se venisse tolto un pezzo di vita”, conclude.
La serata dedicata all’esperienza di WonderLad chiuderà il ciclo di appuntamenti Iaaps tra arte e psicoanalisi. Sette incontri che sono stati un viaggio dalla fotografia all’arte iconica in pandemia, dalla dimensione della musica nella terapia alla letteratura come modalità di trasformazione creativa, l’arte nei sogni e infine il cinema. Un viaggio che si concluderà il 24 giugno con l’architettura.