“Il perturbante nell’espansione urbana – Elementi di psicologia dei luoghi”, è questo il titolo del nuovo ‘Venerdì culturale’ promosso dalla Fondazione Mite in collaborazione con l’Istituto di Ortofonologia (IdO). Un appuntamento che prende il nome dall’omonimo libro scritto dallo psicologo e psicoterapeuta Enrico Perilli, ricercatore e docente di Psicologia Dinamica presso l’università dell’Aquila. L’incontro, che si svolgerà online, vedrà dialogare Perilli con Magda Di Renzo, responsabile del servizio Terapie dell’IdO, e Daniele Ribola, co-fondatore e coordinatore della Libera Scuola di Terapia Analitica (Li.S.T.A.).
L’epoca ipermoderna come fucina dei non-luoghi è lo spunto di partenza del confronto tra i relatori. “Quali sono le conseguenze, sul piano psichico, di vivere in un luogo che è impraticabile, che evoca immagini di dolore, di evasione, che costituisce una minaccia, dove è impossibile rivelare la propria identità e la propria natura?”, si chiede Perilli nel libro. “Le città enormi, dove si è costretti a vivere ma che è impossibile abitare, nella loro smisurata crescita hanno finito per perdere forma e identità, trasformandosi da luoghi comunitari in aggregati multiformi e dando spazio e nutrimento al perturbante urbanistico- riflette l’autore- periferie degradate, abbandono, miseria, sovrappopolamento, assenza di servizi e condizioni di vita difficili. Depressione, solitudine, senso di estraneità, perdita di identità e frammentazione sociale saranno i correlati psicologici dell’attuale modello di sviluppo, che costruisce luoghi privi di anima”.
Queste le riflessioni al centro dell’appuntamento in programma il 17 luglio alle 21 sulla piattaforma Google Meet. La partecipazione è libera ed è possibile collegarsi già dalle 20.45 a questo link: meet.google.com/naz-qaqi-peo.
Per informazioni e iscrizioni è possibile scrivere alla mail: segr.formazione@ortofonologia.it o chiamare il numero 0645499588.